Strutture ricettive rinnovate (bike hotel, family hotel, centri wellness), botteghe nei centri storici, cinema e teatri moderni e accoglienti, ma anche nuovi musei d’impresa. Ovvero, l’Emilia-Romagna ancora più attrattiva grazie alla valorizzazione dei territori e delle proprie eccellenze. La Regione stanzia quasi 15 milioni di euro per progetti innovativi di riqualificazione turistica, commerciale e culturale di imprese emiliano-romagnole, fondi che produrranno oltre 43 milioni di investimenti nei prossimi due anni. E lo fa attraverso un unico bando che per la prima volta mette appunto insieme tre importanti settori come turismo, commercio e cultura. A essere maggiormente premiate saranno quelle in grado di creare nuova occupazione. L’iniziativa (14 milioni e 894 mila euro l’importo dei finanziamenti) si inserisce nell’ambito del Programma operativo Por Fesr 2014-2020 e in particolare nell’asse 3, riservato alla competitività delle imprese e del tessuto produttivo.

Il bando, approvato dalla Giunta regionale il 17 ottobre scorso (che sarà pubblicato oggi sul Bollettino ufficiale della Regione n.314/2016), prevede tre misure di sostegno: una per il settore turistico ricettivo (7,5 milioni), per progetti sulla ricettività, in particolare alberghiera e all’aria aperta; la seconda per gli esercizi commerciali (4 milioni), per progetti sulleattività al dettaglio, soprattutto nei centri storici; la terza per il settore cultura (2,891 milioni), rivolta a progetti relativi a luoghi adibiti arappresentazioni cinematografiche, teatrali e musicali. Nell’ambito di quest’ultima misura, per la prima volta si finanzia anche la nascita dei musei d’impresa, intesi come quei percorsi o spazi-mostra voluti dalle aziende per trasmettere il valore della cultura produttiva dell’Emilia-Romagna e in grado di creare anche una ricaduta economica sul territorio. Sono sempre più frequenti, soprattutto all’estero, le imprese che aprono le porte ai visitatori per illustrare, in contesti dedicati, il processo produttivo, e se ne registrano di importanti anche in Emilia-Romagna (fra gli altri i musei Ferrari, Lamborghini, Ducati, Carpigiani).

Le domande per tutte le misure dovranno essere presentate dal 10 gennaio al 28 febbraio 2017.

“Sempre di più leghiamo elementi di attrattività dell’Emilia-Romagna alla valorizzazione del territorio e delle nostre eccellenze- ha detto il presidente Stefano Bonaccini alla presentazione alla stampa – facendo sistema, tenendo cioè insieme le strutture alberghiere e ricettive, il commercio nei centri storici e nei borghi, le città d’arte e la cultura, per la quale già abbiamo raddoppiato i fondi, e i musei d’impresa, perché non si può negare che la nostra manifattura non rappresenti un’eccellenza, non sia cultura delle nostre terre e della nostra gente”. “Con questo bando- ha aggiunto- investiamo nel turismo consapevole, con l’obiettivo di generare anche sviluppo e occupazione, e di attrarre sempre di più persone e turisti nella nostra regione, con l’auspicio, visto anche il buon andamento dei primi nove mesi di quest’anno, che il 2016 possa davvero vedere il superamento dei 47 milioni tra arrivi e presenze in Emilia-Romagna”.

“Per la prima volta- ha detto l’assessore al Turismo, Andrea Corsini- la Regione dedica un bando a un tema specifico, che è quello dell’innovazione delle strutture e del prodotto, per aumentare l’appeal turistico del territorio, la qualità e competitività delle imprese. Stiamo parlando di un incentivo di 14 milioni e 894 mila euro, che potranno generare 43 milioni di investimenti complessivi da parte dei privati”.

“In particolare- ha aggiunto Corsini- la misura dedicata al settore ricettivo (7,5 milioni di euro, oltre metà del finanziamento messo a disposizione) interviene non solo sulla ristrutturazione ma anche sulla riqualificazione del prodotto turistico, con un sostegno concreto alle imprese per realizzare servizi adeguati alle nuove tipologie nate negli ultimi 5 anni, come i family hotel, i bike hotel o i centri wellness. Questi finanziamenti dovrebbero consentire, secondo le stime degli ultimi bandi, il sostegno economico a 375 strutture ricettive, mentre la misura riguardante il settore del commercio e dei pubblici esercizi, (4,5 milioni di euro) potrà finanziare almeno 225 interventi, a integrazione della legge regionale n.41 sul piccolo commercio”.

Secondo Corsini, “queste misure acquistano ancor più significato se contestualizzate con la proposta della legge Finanziaria avanzata dal Governo, che prevede l’estensione dell’eco bonus per la riqualificazione non solo al settore residenziale ma anche a quello ricettivo, aumentando il Fondo di garanzia nazionale fino a un miliardo di euro, un fatto che consentirà anche alle piccole e medie imprese turistiche di beneficiarne”. L’assessore ha infine ricordato che nel giugno scorso un bando per l’industria 4.0, per accompagnare l’innovazione del sistema produttivo, aveva destinato alla formazione delle imprese turistiche 2,5 milioni di euro.

“Sempre di più cultura e turismo sono interconnessi – ha affermato l’assessore alla Cultura, Massimo Mezzetti – è infatti ormai comprovato che circa il 40% dei turisti siano attratti da mete o da manifestazioni culturali”. Un caso esemplare tra tanti è il festival “Il Cinema Ritrovato” di Bologna.

“Questa misura di 2 milioni e 891 mila euro- ha aggiunto Mezzetti- è destinata a valorizzare i fattori di attrazione del settore teatrale musicale e artistico, agevolando soprattutto i centri storici e i piccoli centri montani. L’obiettivo è inoltre di andare verso l’esigenza di innovazione, ammodernamento e messa a norma delle sale cinematografiche, che la Regione ha già sostenuto nel processo di digitalizzazione, come previsto dalla normativa europea, con 4,5 milioni complessivi. Siamo infatti tra i primi in Italia ad avere il 100% delle sale attive digitalizzate. Il bando punta infine a sostenere progetti relativi a nuovi musei di impresa, con l’opportunità di offrire la scoperta e la conoscenza di prodotti ad alta tecnologia del nostro territorio, spesso legati al design, e quindi con un valore artistico”

Positivi anche i commenti espressi dai rappresentanti di Federalberghi, Confersercenti Emilia-Romagna e Confcommercio Emilia-Romagna, presenti all’incontro: “Siamo di fronte a una svolta”, hanno sottolineato.

 

I finanziamenti per ogni misura del bando

 

Settore turistico ricettivo – Per la prima misura vengono stanziati dalla Regione 7,5 milioni euro, destinati a imprese individuali, società (di persone, di capitale, cooperative) con caratteristiche di piccole e medie imprese, per progetti di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento o finalizzati all’offerta di nuovi prodotti/servizi o al loro consolidamento. I progetti dovranno avere un costo massimo di 250 mila euro per i progetti presentati in forma singola e 400 mila euro per i progetti presentati in forma aggregata.

Esercizi commerciali – Alla seconda misura la Regione destina 4 milioni e mezzo di euro per le imprese individuali e le società (di persone, di capitale, cooperative) con caratteristiche di piccole e medie imprese, che gestiscono attività di commercio al dettaglio o attività di pubblico esercizio o che sono proprietarie delle strutture aperte al pubblico. Il contributo è destinato anche a chi ha in concessione posteggi per la vendita al pubblico nei mercati, per interventi da realizzare a beneficio della collettività degli operatori. Gli interventi riguardano la riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle strutture e l’offerta di nuovi prodotti o servizi o al loro consolidamento. I progetti dovranno avere un costo massimo di 50 mila euro se presentati da singoli, e 150 mila euro se presentati in forma aggregata.

Settore culturale – Per la terza misura, vengono stanziati 2 milioni e 891 mila euro per progetti innovativi nel settore cinematografico, teatrale, musicale e artistico dell’Emilia-Romagna e per la creazione di nuovi musei di impresa. Il contributo è destinato alle imprese individuali, società (di persone, di capitale, cooperative), fondazioni e associazioni, non partecipate da soggetti pubblici, con caratteristiche di piccole e medie imprese, che gestiscono o sono proprietarie di sale adibite a rappresentazioni cinematografiche, teatrali, musicali e artistiche aperte al pubblico. Inoltre il contributo va anche alle imprese (con le caratteristiche precedentemente annunciate) che intendono creare dentro i locali aziendali un nuovo museo o percorsi di visita e partecipazione al processo produttivo. Il costo massimo previsto per progetti presentati in forma singola o associata è di 50 mila euro.

 

Il bando prevede che il contributo ai privati sia compreso tra il 35% e il 40% del costo complessivo del progetto, elevabile al 45% in caso di creazione di nuovi posti di lavoro. Oltre al tradizionale regime di aiuto de minimis con un massimale di 200 mila euro, il bando apre l’opportunità per le imprese che dovessero averlo esaurito di optare per il regime in esenzione, che permette loro di partecipare comunque e ottenere fino ad un massimo di ulteriori 200.000 euro, non per lo stesso intervento, alle condizioni previste dall’Unione europea.

I contributi si possono spendere per opere edili, murarie e di impiantistica; per la progettazione, direzione lavori, oneri di sicurezza e collaudo connesse agli interventi, nella misura massima del 10% delle spese per opere edili, murarie ed impiantistiche; per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, dotazioni informatiche e arredi; spese per l’acquisto di software e relative licenze d’uso, funzionali all’attività, compresi la realizzazione dei siti internet e di e-commerce e per l’acquisizione di servizi di consulenza o servizi equivalenti finalizzati alla realizzazione del progetto. Tali spese saranno riconosciute nella misura massima del 10% del totale delle altre spese.

Le domande per tutte le misure devono essere presentate dal 10 gennaio al 28 febbraio 2017, in seguito dovranno essere avviati i progetti (il 60% dei progetti dovrà essere realizzato nell’anno 2017; il 40% dei progetti dovrà essere realizzato nell’anno 2018).  I progetti ammessi a contributo devono obbligatoriamente concludersi entro e non oltre la data del 31 dicembre 2018.