recupero-carabinieriFaceva raid furtivi nei cimiteri del reggiano razziando arredi funebri dalle tombe dove rubava statue in bronzo “strappandole” dai loculi dei defunti. Nella tarda serata di ieri il ladro è stato fermato dai Carabinieri della Stazione di Castellarano grazie all’allarme dato da un uomo che l’ha sorpreso trascinare fuori dal cimitero un sacco con all’interno arredi funebri trafugati dalle tombe. In disponibilità del profanatore di tombe i Carabinieri di Castellarano hanno trovato alcune statue in bronzo i cui immediati accertamenti confermavano essere  state appena rubate dai loculi di due differenti tombe del cimitero di Roteglia. Con l’accusa di furto aggravato i Carabinieri della Stazione di Castellarano hanno arrestato un 54enne originario di Salerno e residente a Baiso, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. L’origine de fatti ieri poco dopo le 18,00 quando ai Carabinieri giungeva una telefonata da parte di un cittadino che riferiva di aver notato un uomo trascinare fuori dal giardino del cimitero della frazione Roteglia di Castellarano un sacco pesante che aveva accantonato in un lato della strada per poi salire a bordo di una autovettura rossa di cui ne forniva il modello. Immediatamente sul posto giungeva una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Castellarano che intercettava l’auto con a bordo l’uomo, identificato nel 54enne, e accertando che all’interno del sacco, dallo stesso lasciato ai lati della strada, c’erano una statua in bronzo a pianta quadrata raffigurante Gesù “il Sacro Cuore” e una statua in bronzo a pianta rettangolare raffigurante “La Pietà di Michelangelo”. Il successivo sopralluogo eseguito all’interno del cimitero portava ad accertare proprio l’ammanco delle due statue da altrettanti tombe di differenti famiglie che rimanevano danneggiate a seguito dell’azione delittuosa.

Nel proseguo del sopralluogo i Carabinieri nel luogo dove l’uomo è stato visto uscire notavano che la recinzione del cimitero era stata piegata per agevolare il passaggio e il trasporto delle statue. La successiva perquisizione personale e sull’autovettura del fermato consentiva di rinvenire attrezzi atti allo scasso quali un martello, una pinza, un cutter e una torcia elettrica. Alla luce di quanto accertato e considerata la flagranza di reato l’uomo veniva arrestato con le accuse di furto aggravato e vilipendio delle tombe. Sebbene la perquisitone eseguita nel domicilio dell’arrestato non abbia portato al rinvenimento di ulteriori arredi funebri, sull’arrestato stanno convergendo le indagini per accertare l’eventuale sua responsabilità in ordine ad analoghi furto commessi nei giorni precedenti nello stesso cimitero. Solo qualche mese fa in altro comune del reggiano i carabinieri avevano arrestato altro tombarolo: in quel caso oltre agli arredi funebri il malvivente rubava perfino i peluche: oggetti ai quali in vita i defunti erano affezionati e che per questo motivo sono stati lasciati nelle loro tombe dai parenti.