carabinieri20Se fosse stato zitto, forse, l’avrebbero fatta franca: uno è stato riconosciuto dalla voce l’altro è stato riconosciuto dal testimone destatosi dal sonno proprio a causa della voce di uno dei due ladruncoli. Si è quindi scoperto che a svuotare due garage di un artigiano edile di Castellarano, a cui sono stati trafugati materiali ed attrezzi edili per un valore di 7.000 euro circa, sono stati due “colleghi” del paese, peraltro abitanti poco lontano. A rivelarlo le indagini dei Carabinieri di Castellarano, comune del comprensorio ceramico reggiano, grazie alla preziosa testimonianza di un cittadino destatosi dal sonno durante il furto a causa del chiacchiericcio di uno dei due ladri. Con l’accusa di concorso in furto aggravato, i Carabinieri della Stazione di Castellarano hanno denunciato alla Procura della Repubblica due muratori originari di Napoli di 31 e 34 anni, residenti a Castellarano. L’origine dei fatti agli inizi del corrente mese quando i due a bordo di un fuoristrada raggiungevano una zona residenziale della frazione Roteglia di Castellarano accedendo fraudolentemente all’interno di due garage di un artigiano edile attraverso la forzatura di una finestrella del sistema di aereazione. Dall’interno i due asportavano una pompa per intonaco comprensiva di motore, un compressore, una pialla elettrica, una smerigliatrice ed un frollino per intonaco di grosse dimensione per un valore complessivo di 6/7000 euro. La voce di uno dei due ladri svegliava un cittadino che sentendo dei rumori provenire dall’esterno si affacciava riconoscendo uno dei due ladri che si allontanava a bordo di un fuoristrada dove era stato caricato il materiale mentre un secondo ladro si allontanava a piedi. Uno l’aveva visto e riconosciuto dell’altro invece ne aveva riconosciuto la voce. Sono risultati essere due muratori peraltro, come accertato dai Carabinieri, conosciuti dalla stessa vittima. Nei loro confronti i Carabinieri di Castellarano acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di furto aggravato in concorso.

La procura reggiana condividendo con gli esiti investigativi emetteva due decreti di perquisizione a carico degli indagati che tuttavia non permettevano di recuperare la refurtiva. E su quest’ultimo aspetto che ora si stanno concentrando le indagini dei Carabinieri di Castellarano che intendo recuperare la refurtiva che si ritiene possa essere finita nelle mani di compiacenti ricettatori del settore edile.