dialetto-corteIl pomeriggio del 30 giugno Castello Querciola, piccolo e prezioso borgo di Viano, aprirà le porte al dialetto reggiano. A partire dalle 15, fino a sera, ci accompagneranno alla riscoperta del dialetto i principali esponenti del panorama locale, dediti con passione da anni allo studio e alla diffusione della lingua delle nostre tradizioni. Savino Rabotti , coautore del “Vocabolario dei Dialetti”, Silvano Scaruffi, autore delle “Mastorchade”, in dialetto ligonchiese, assieme al suo curatore Valdesalici, ma anche Ugo Viappiani e le sue perle di dialetto, riportate con dovizia (e calligrafia da amanunense) nel libricino “Pensografie” e Normanna Albertini, scrittrice e curatrice del programma radiofonico “Nueter ch’i parlema ancura in dialet!”

Ma anche Ilde Rosati, fresca di pubblicazione del libro “I racconti delle rezdore” e molti altri appassionati del genere. Ad aprire la tavola rotonda, a partire dalle ore 15 a Castello Querciola, una bellissima madrina del posto, la professoressa Isabella Valcavi, che ha curato personalmente, assieme ad Antonio Guidetti, numerose commedie dialettali.

“Dovremmo considerarci tutti bilingue”, scherza (ma non troppo) Benedetto Valdesalici, “perchè conoscitori di italiano e dialetto!”.

Tavola rotonda e rassegna dialettale, alla quale sono tutti invitati a partecipare, saranno allietate dagli interventi canori del famoso Trio Canossa, guidato dal dott. Gelmini Giovanni e si potrà ridere di gusto con la partecipazione di un’ospite d’eccezione, La Cesira, Oca di Cavola, al secolo SIlvia Razzoli.

Termineranno la giornata alcuni attori della compagnia dialettale di Montalto, presentando alcune scenette inedite.

A cura dell’associazione Ladri di Idee, con il patrocinio di Comune di Viano e A.V.V.