lusettiDomenica 26 maggio, alle ore 11.30, a Cadelbosco di Sopra, si terrà la cerimonia di intitolazione del piazzale Campo sportivo (zona Tribuna), in via Marzabotto, ad Archimede Lusetti, storico pioniere dell’aviazione, titolare del brevetto numero 19 in Italia datato 1910, e benefattore, in vita, della comunità cadelboschese (paese in cui nacque il 21 gennaio 1881 e lasciato per tentar la fortuna in Francia, dove morì nel 1956). L’iniziativa, organizzata dal Comune in collaborazione con Polisportiva Cadelbosco ASD ed ASD Progetto Intesa All Camp, prevede il seguente svolgimento: alle 10.00 partita del settore giovanile Progetto Intesa; alle 11.30 intitolazione del piazzale alla presenza delle autorità. Per tutta Cadelbosco questa sarà l’occasione per onorare e ricordare un concittadino illustre che con il suo coraggio, la sua tenacia e le sue capacità tecniche, si è distinto nel corso della sua notevole carriera in aviazione, dando lustro all’intera comunità cadelboschese che con orgoglio gli rende il giusto tributo. Le sue qualità lo hanno portato a distinguersi come capacissimo pilota a livello europeo; lo dimostrano i numerosi decori, riconoscimenti, e cartoline d’epoca a lui dedicate, ricevuti nel corso della sua vita, soprattutto in Francia, paese che lo aveva adottato e che lo considerava un eroe, avendo egli evitato una tragedia durante una esibizione. Con una coraggiosa manovra, infatti, dopo un incidente all’aereo da lui pilotato, Lusetti evitò che il mezzo stesso finisse sulla folla, a scapito della propria incolumità personale, tanto da restarne menomato ad un occhio e per questo abbandonare l’attività agonistica. Tra le sue imprese più epiche citiamo il raid aereo Parigi-Roma-Torino, con passaggio su Reggio, nella giurisdizione comprendente il tratto Rubiera-Sant’Ilario, il 26 maggio 1911, a bordo di un monoplano Morane. Ma Archimede Lusetti, oltre che un pioniere dell’aviazione ed un fervente sportivo, si è sempre dimostrato un munifico benefattore del suo comune di nascita, come testimoniato da Arturo Panarari in una pubblicazione del 1968. Oltre alla generosità verso l’amministrazione, va ricordata la costante disponibilità a sponsorizzare manifestazioni podistiche e ciclistiche con ricchissimi premi; le prime, in particolare, durante gli anni ’30, le seconde soprattutto nel Dopoguerra in occasione della tradizione fiera di settembre, come il classico Trofeo Lusetti del lunedì. Una testimonianza fondamentale quella che Lusetti ci ha lasciato in eredità e dalla quale noi tutti dobbiamo trarre esempio per affrontare quel volo ad alta quota che è la vita. Con la consapevolezza di quanto importante sia conservare e conoscere il nostro passato per poter vivere meglio il nostro presente.