Nel corso dell’ultimo consiglio comunale tenutosi a Scandiano lo scorso 19 febbraio, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal PD, relativo alla proposta di legge di iniziativa popolare “Io riattivo il lavoro”, promossa da Cgil, Libera, Arci, Avviso Pubblico, Ass. Pio La Torre, Sos Impresa, Legacoop, Acli con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

Il documento chiede al sindaco e alla giunta di garantire “la facilitazione  nell’accesso ai cittadini per la raccolta di firme sul territorio e a promuovere eventuali iniziative organizzate dei comitati”. Nel documento si legge che la lotta all’illegalità e la promozione del lavoro regolare sono battaglie di civiltà, atte ad aggredire i patrimoni della criminalità organizzata.

“L’economia sommersa, la pervasività della mafia e la corruzione hanno un costo che è stato calcolato al 27% del PIL”. La proposta di legge popolare si impegna a restituire alla collettività i beni confiscati dalla mafia, poiché l’attivazione di questa restituzione permette ai terreni di continuare a vivere e di creare economia positiva. Ad oggi, l’Emilia Romagna è terza tra le regioni del centro nord per beni confiscati alla mafia e seconda per numero di imprese sotto confisca: dal 1992 al 2012 sono stati confiscati 70 immobili e 25 aziende. Pertanto, “una legge che tuteli l’emersione, i posti di lavoro dell’azienda, il sostegno ad un processo di conversione, è una battaglia che investe ogni giorno anche i nostri territori”.