cie_bolognaSi tratta della prima visita in via Mattei dopo l’avvio della nuova gestione: dal primo gennaio, il Consorzio Oasi ha sostituito la Confraternita della Misericordia. Nel corso del 2012, sono transitate nel Centro per immigrati circa 600 persone, di 43 nazionalità diverse; nel periodo in cui vengono trattenute – non di rado vicino ai dodici mesi – queste persone non vengono impegnate in attività formative o ricreative.

Dopo le ultime visite effettuate al Cie di Bologna, Desi Bruno ha segnalato situazioni a forte rischio igienico-sanitario, e anche la presenza di persone sieropositive. La Garante si è ripetutamente rivolta alle autorità sanitarie e alla Prefettura, chiedendo un rapido accertamento con ispezione igienico-sanitaria sulle condizioni di vivibilità del Cie.

L’Azienda Usl non ha mai effettuato visite ispettive, come avviene in carcere, perché il luogo veniva considerato sottratto ai poteri di controllo del servizio pubblico. Ma il 21 novembre scorso, la Prefettura di Bologna ha scritto al direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Azienda Usl di Bologna che nulla osta al compimento di questa visita, reputandone l’utilità anche ai fini delle verifiche di competenza della Prefettura.

Nella lettera si chiedeva di segnalare i nominativi del personale incaricato, al fine di poter concordare la data di acceso alla struttura, ma non si hanno notizie di una programmazione della visita.