Migliora la raccolta di plasmaferesi e di altre aferesi, ma calano rispetto al 2006 le donazioni di sangue intero. Il bilancio dell’attività nel 2007 è comunque in linea con le indicazioni regionali che ha richiesto al territorio modenese, che vanta una buona autosufficienza di sangue intero, di dare un maggiore contributo alla copertura del fabbisogno regionale.

L’Avis provinciale di Modena (associazione volontari donatori di sangue), che conta circa 28mila associati tra donatori effettivi, emeriti e collaboratori, registra con soddisfazione i dati positivi riferiti al periodo estivo durante il quale è aumentata la raccolta di sangue intero rispetto agli anni precedenti: un dato ancora più importante se si considera l’emergenza chikungunja che ha interessato l’Emilia-Romagna alla fine dell’estate.

Il bilancio completo dell’attività verrà presentato sabato 5 aprile 2008 a partire dalle ore 9,15 presso la Cavallerizza Ducale di Sassuolo (via Racchetta 2) in occasione della 47esima assemblea provinciale dell’Avis “Meglio donare, donare meglio. L’autosufficienza di sangue e plasma e le unità di raccolta associativa”.
Dopo i saluti iniziali delle autorità presenti (hanno già confermato la propria presenza le istituzioni locali, i rappresentanti del Comune, della Provincia, delle Forze dell’ordine, dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola e del Terzo settore) il presidente dell’Avis provinciale Maurizio Ferrari presenterà la sua relazione annuale, mentre Paolo Bergamini illustrerà i bilanci economici. Interverrà poi la responsabile del Servizio trasfusionale del Policlinico di Modena, Marisa De Palma, che precederà l’intervento del responsabile dell’area Formazione dell’Avis regionale, Davide Bugnati. Nel pomeriggio – al termine dei lavori dell’assemblea – è prevista una visita guidata al Palazzo Ducale di Sassuolo.

Nel corso del 2007 si registra un totale di 51.377 donazioni di cui 34.506 di sangue intero e 16.871 di aferesi. L’andamento complessivo della raccolta ha fatto registrare un risultato negativo (-679 prelievi pari a -1,3%): aumentano le donazioni in aferesi (+103) mentre calano quelle di sangue intero (-782). Il calo è distribuito in maniera omogenea sui vari territori della provincia, fatta eccezione per quello di Sassuolo (+0,62%): Carpi(-3,39%), Mirandola (-0,14%), Modena (-2,07%), Pavullo (-3,12%) e Vignola (-0,16%). E’ leggermente diminuito il numero dei donatori (-226 unità, pari a -0,8%) che nel 2007 hanno raggiunto quota 27.909. Sostanzialmente stabile è il numero di donazioni annue per donatore (1,914) ed immutato il rapporto tra donatori maschi e femmine in quanto i primi rappresentano il 62% del totale e le seconde il 38%. Per quanto riguarda la suddivisione per classi di età, si conferma la giovane età del “parco donatori” con oltre il 50% dei soci al di sotto dei 40 anni. La provincia modenese si conferma al secondo posto in regione per quanto riguarda il rapporto popolazione e soci donatori (4,01 contro il 4,54 di Parma).

«Calano nel 2007 le donazioni di sangue ma l’attività complessiva dell’associazione è stata molto positiva e il merito va principalmente ai volontari, ai donatori e ai dirigenti delle varie sezioni – commenta il presidente dell’Avis provinciale Maurizio Ferrari –. Registriamo in particolare i dati positivi di quest’estate in occasione dell’emergenza chikungunja: anche grazie al nostro impegno, è stato possibile garantire alle zone interessate dal focolaio epidemico le unità di sangue necessarie affinché l’attività degli ospedali e delle case di cura continuasse regolarmente. L’emergenza chikungunja ha determinato la sospensione di vari donatori incidendo negativamente, almeno per un po’, sull’andamento della raccolta portando ad una riduzione delle donazioni concentrate nel periodo settembre/ottobre e proseguita fino al termine dell’anno. Siamo comunque soddisfatti per i risultati raggiunti lo scorso anno se si considera che l’attenzione rivolta alla selezione del donatore è sempre maggiore, e l’adozione di nuovi protocolli ancora più puntuali per un sangue sempre più sicuro rappresenta un ulteriore passo in avanti nella direzione di quella qualità che noi tutti auspichiamo».

L’assemblea dell’Avis, quest’anno, si celebra in piena campagna elettorale, per questo l’associazione rivolge un appello a chi sarà chiamato a guidare il paese nei prossimi anni. «In ossequio ai nostri principi statutari – dice il presidente Ferrari – chiediamo alla parte politica che assumerà la guida del Paese, di operare in una logica di salvaguardia degli strati più deboli della popolazione, di giustizia ed equità sociale, di valorizzazione del volontariato inteso come indicatore fondamentale del livello di sviluppo sociale dell’Italia. C’è bisogno, oggi più che mai, di un clima politico sereno e di scelte fatte nell’interesse dell’intera collettività, perché la logica dello scontro continuo e della incertezza porta solo ad un distacco della popolazione dalla politica e ad uno scollamento tra Paese reale ed istituzioni. E’ indispensabile che nel futuro vengano fornite risposte concrete per consentire agli enti locali di non ridurre i servizi a favore della popolazione, soprattutto quella più bisognosa».