I dati sul tasso di incidentalità sulla SP467 hanno riportato giustamente al centro dell’attenzione questa infrastruttura stradale. Il nostro interesse non è quello di fare polemiche politiche di bassa lega, quelle le lasciamo a chi non ha argomenti; al proposito ricordiamo che non è stato il centrosinistra ad aver protestato contro il semaforo a difesa dei pedoni di Bosco e non era il centrosinistra al governo nel quinquennio in cui si sono bloccati i lavori sulla pedemontana.


Passiamo adesso alla concretezza dei problemi.
Sia la provincia che il comune hanno messo in campo interventi importanti per la messa in sicurezza, in parte realizzati e in parte in corso di realizzazione.

Abbiamo apprezzato l’impegno della provincia assieme a quello del governo per sbloccare i lavori della pedemontana.
Occorre però da parte di tutti gli enti un salto di qualità.
E’ necessario puntare al rafforzamento del sistema ferroviario, che sta procedendo a ritmi troppo lenti, chiudendo al più presto la conferenza dei servizi per la messa in sicurezza della linea ferroviaria.
E’ necessario inoltre che si dia inizio alla progettazione, oltre alla programmazione degli investimenti per completare le opere necessarie a collegare la pedemontana alla città di Reggio.


Pensiamo principalmente a due interventi:

• la sistemazione della viabilità che collega la 467 alla pedemontana e la zona industriale a Chiozza, che deve essere fatta contestualmente all’apertura della pedemontana;

• la realizzazione del collegamento tra 467 e pedemontana, per togliere il traffico dai centri abitati di Pratissolo e Bosco.


Riteniamo che i dati forniti dall’ACI rimettano al centro della discussione questi importanti interventi, evidenziando la necessità il sistema di trasporti della zona più industrializzata della provincia di Reggio Emilia sia al centro della programmazione provinciale


Chiediamo a tutti gli attori: comuni, Provincia e Regione di segnare un rinnovato impegno su questo tema.

Il segretario Bruno Vivi