Una delegazione reggiana, guidata dal vicesindaco Franco Ferretti, ha partecipato ai lavori dell’Assemblea generale della Coalizione mondiale contro la pena di morte tenutasi a Bruxelles, nel palazzo “Altiero Spinelli” del Parlamento europeo.


La delegazione, costituita da rappresentanti del Comune e di Reggio nel Mondo, ha incontrato, in un’intensa giornata di lavori, rappresentanti di una sessantina di associazioni ed enti che, a livello internazionale, sono impegnati nella battaglia contro la pena capitale, tra cui Michael Taube responsabile di Ensemble contre la Peine de Mort, Piers Bannister direttore di Amnesty International, Mario Marazziti portavoce della Comunità di Sant’Egidio, Angelo Passaleva in rappresentanza della Regione Toscana e altri delegati, provenienti da tutti i continenti. Reggio era l’unica città in rappresentanza dell’Italia. Per il nostro Paese erano altresì presenti la Regione Toscana e la Comunità di Sant’Egidio.

La discussione ieri è stata incentrata sulle incombenze statutarie (l’approvazione del bilancio e l’elezione del Comitato direttivo) e, soprattutto, sulla proposta di moratoria internazionale che l’Unione europea porterà in autunno all’assemblea delle Nazioni unite. Un saluto del segretario generale del Consiglio d’Europa è stato trasmesso da Riina Kionka, sua portavoce, in materia di Diritti dell’uomo. Kionka ha rassicurato l’assemblea sulla grande importanza per le istituzioni europee, che si giunga a definire presto un documento da presentare all’assemblea generale Onu e che i primi incontri per la definizione di un testo unitario si terranno a partire dalla prossima settimana.

E’ stato molto toccante l’incontro con le famiglie di cinque infermiere bulgare e un medico palestinese condannati a morte in Libia, con l’accusa di avere diffuso il virus dell’Aids tra i bambini di alcuni ospedali. L’impegno della Coalizione mondiale si sta focalizzando già da tempo su questo caso, per il quale il sindaco di Reggio Graziano Delrio ha già interessato il presidente del Consiglio Romano Prodi, sulla moratoria internazionale alle Nazioni unite e sulla campagna contro la pena di morte in Cina, in vista delle Olimpiadi di Pechino 2008.

“Ringraziamo la Coalizione mondiale – ha detto fra l’altro nel suo intervento il vicesindaco Ferretti – per l’opportunità di intervenire in un luogo tanto importante e significativo su un tema che alla nostra città sta così a cuore. Reggio Emilia da anni è impegnata nella lotta a favore dei diritti umani e contro le ingiustizie sociali. Fin dagli anni Settanta, quando al fianco delle popolazioni dell’Africa australe i nostri amministratori e la comunità reggiana si sono mobilitati per supportare la lotta alla segregazione razziale.
Il gemellaggio ventennale con Fort Worth in Texas ha stimolato riflessioni sulla possibilità che una città piccola come la nostra possa portare il proprio contributo a una lotta tanto importante. Il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha richiesto che venisse posto al centro delle relazioni di gemellaggio il tema dei diritti umani e civili, e chiamato varie volte a esprimersi sul mantenimento o meno del gemellaggio con la città americana ha sempre confermato finora l’impegno al dialogo, impegno che ha portato Reggio Emilia ad aderire alla Coalizione Texana per l’abolizione della pena di morte e alla Coalizione mondiale contro la pena di morte, a finanziare iniziative e dibattiti sulla pena capitale sia a livello locale che in Texas. Reggio inoltre sostiene il Fondo legale per i condannati a morte promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e ogni anno nella nostra città si celebrano la Giornata mondiale contro la pena di morte e la Giornata delle città per la vita.

“Nell’ottobre del 2006 – ha proseguito il vicesindaco Ferretti – nel corso di una visita istituzionale a Fort Worth il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio è entrato nel carcere di Livingston, Texas, dove ha incontrato due condannati a morte. Un gesto di solidarietà nei confronti di chi vive in prigione in attesa che si compia la condanna e un gesto politico per esprimere contrarietà a questa pratica crudele e inumana. La visita del sindaco nel braccio della morte ha coronato un percorso faticoso costruito quotidianamente nei rapporti tra istituzioni e cittadini. Il Texas è lo Stato americano che più applica la pena di morte. A Reggio Emilia c’è tuttora in atto un acceso dibattito sul mantenimento o meno del gemellaggio con la città di Fort Worth.
Reggio Emilia ha avviato relazioni anche con una città cinese, Rizhao, con la quale nel 1998 è stata sottoscritta una dichiarazione di intenti. Questo atto non si è mai trasformato in un gemellaggio vero e proprio, nonostante lo sviluppo economico di quella regione del mondo porti a continue sollecitazioni da parte dei rappresentanti imprenditoriali, proprio perché la Cina applica la pena di morte”.

“L’essere parte della Coalizione mondiale – ha concluso il vicesindaco Ferretti – è per noi molto importante; ci auguriamo che il dibattito sulla pena di morte resti vivo e si sviluppi non solo in Europa ma anche e soprattutto nei Paesi in cui questa punizione inumana è ancora applicata, contando sul successo della risoluzione dell’Onu per la moratoria universale della pena di morte e la sua effettiva applicazione in tutti i Paesi del mondo”.