La Regione Emilia Romagna ha approvato oggi una direttiva in materia di affidamento familiare e accoglienza in comunità di bambini e ragazzi, frutto di un percorso pluriennale che ha visto lavorare insieme oltre agli enti locali anche diversi soggetti pubblici e privati coinvolti nell’accoglienza.


In Emilia-Romagna sono oltre mille i bambini in affidamento familiare e quasi 1.500 quelli accolti in comunità dopo l’allontanamento dalla famiglia d’origine.

“Attraverso questa direttiva – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Anna Maria Dapporto – si è ulteriormente perfezionato il quadro degli strumenti di accoglienza dei bambini e ragazzi allontanati o privi di una famiglia, iniziato con i provvedimenti in materia di adozione. Il dibattito ha modificato ed arricchito il testo, che ritengo oggi possa rappresentare un passo significativo verso l’attuazione dei diritti affermati a livello statale ed internazionale ma la cui messa in pratica spetta, in gran parte, a Regione ed enti locali”.

Con questo atto la Regione intende rilanciare l’affidamento familiare come principale strumento di accoglienza, specie per i bambini più piccoli, e qualificare le comunità rendendole sempre più accoglienti e capaci di creare il clima familiare che la legge prevede quale punto di partenza di qualsiasi percorso educativo. Per questo è stato realizzato un iter formativo per gli aspiranti affidatari e un adeguato accompagnamento da parte dei servizi sociali territoriali.