Essere madre, lavoratrice e sola: vivere senza “appoggi”, tutto sulle spalle, tempo quasi nulla, men che meno per sé. Una scommessa, quotidiana e complicata. Se ne parla nel convegno “Madri sole. Difficoltà di conciliazione dei tempi”, che si terrà domani, martedì, 15 maggio, dalle ore 15, nella sala del Capitano del popolo a Reggio Emilia.

Presiederà ai lavori Gina Pedroni, assessora ai Diritti di cittadinanza e pari opportunità del Comune di Reggio Emilia. Interverranno Caterina Liotti, presidente del Centro documentazione donna di Modena e Rosanna Trifiletti, docente di Sociologia della famiglia all’Università di Firenze. Seguiranno testimonianze tratte dai Servizi territoriali del Comune di Reggio, operatori di Poli territoriali, Centro famiglie, Get, sportello spazio Donnadove, che illustreranno i dati relativi ai bisogni e alle richieste a loro pervenute dalle madri sole e le iniziative ed esperienze più significative effettuate nel nostro comune.
Le conclusioni sono affidate ad Anna Maria Dapporto, assessora alla Promozione delle politiche sociali della Regione Emilia Romagna.

L’iniziativa rientra nel progetto regionale Tempopermettendo: la rete regionale degli sportelli e dei servizi a sostegno dei bisogni di conciliazione, che vede il Centro documentazione donna di Modena come ente promotore e 40 enti, tra i quali l’assessorato ai Diritti di cittadinanza e pari opportunità del Comune di Reggio come partner.
La nuova proposta progettuale si pone in continuità con le esperienze maturare in questi anni (ad esempio, il progetto Penelope) e nasce dalla necessità di individuare un unico punto di riferimento, accogliente e attento ai bisogni delle donne, dove reperire velocemente tutte le informazioni sulle opportunità offerte alle donne per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. E’ prevista la realizzazione di una rete di sportelli donna territoriali e di un Sito web, Tempopermettendo, che verrà presentato nel corso del convegno del 15 maggio.
Il convegno è promosso da: Ministero del lavoro e della previdenza sociale, Comune di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna, Centro Donna Modena, Fondo sociale europeo e Rete regionale a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e lavoro.

Madri sole, alcuni dati sulla realtà reggiana
La popolazione reggiana è aumentata costantemente negli ultimi anni in virtù del prolungamento della vita media, della ripresa della natalità e dell’immigrazione sia interna che dall’estero. La popolazione è passata da 140.000 abitanti nel 2000 a 160.000 oggi: più 20 per cento in sei anni.
Dopo il calo degli anni Settanta e Ottanta, le nascite sono progressivamente aumentate, oggi il tasso di natalità è del 10,9 per cento. Nell’86 era del 6,4 per cento. I minori di 14 anni costituiscono il 14,5 per cento della popolazione (nel 2002 erano il 13,8 per cento). Tra le tipologie familiari, la più diffusa è quella monopersonale che si attesta sul 38,7 per cento (nel 2002 era del 35 per cento) e analizzando le classi di età di tale tipologia, possiamo vedere che le persone fino ai 49 anni di età sono circa la metà del totale.
Le coppie coniugate con figli sono il 26,3 per cento (nel 2002 erano il 29,5 per cento), quelle senza figli sono il 16,2 per cento (nel 2002 erano il 17,8 per cento).
Le famiglie monogenitoriali sono l’8,2 per cento del totale (nel 2002 erano l’8 per cento): 5.910 famiglie di cui 4.995 con genitore femmina e 915 con genitore maschio.
Grande incremento ha avuto la popolazione immigrata passando da 8.977 unità nel 2001 (6 per cento del totale) a 18.216 al 31 dicembre 2006 (11,4 per cento) della popolazione totale.
Dal 1990 al 2005 i matrimoni religiosi sono in calo, quelli civili in aumento e i divorzi hanno un andamento variabile, leggermente in calo.