Sette consiglieri regionali di Forza Italia, Giorgio Dragotto (primo firmatario), Luigi Giuseppe Villani, Gianni Varani, Ubaldo Salomoni, Antonio Nervegna, Marco Lombardi e Andrea Leoni, hanno presentato un’interrogazione in merito all’atto vandalico sulla croce di Cernaieto, abbattuta nella notte fra il 9 e il 10 marzo e accanto alla quale è stato trovato un messaggio a firma Nuova Brigata Partigiana Garibaldi che recita: “fascisti revisionisti infami non attentate la memoria partigiana o sarà peggio per voi W la guerra popolare di liberazione! W la resistenza armata”.


Gli estensori del documento ricordano che il consigliere di forza italia Fabio Filippi, che ha promosso il ricordo di quella tragedia, “l’immotivato assassinio nel ’46 di 20 soldati repubblichini catturati dai comunisti e una giovane donna mai identificata”, è stato fra i promotori dell’apposizione di una croce a Cernaieto, “che per ben sei volte è stata divelta e profanata”, e ha ricevuto “reiterate minacce di sedicenti comunisti”.

Gli esponenti azzurri chiedono pertanto alla Giunta se non ritenga doveroso “esprimere la più ferma condanna nei confronti di questi terroristi rossi unitamente alla solidarietà al consigliere Filippi e ai familiari delle 21 vittime del 1946” e “promuovere un’iniziativa a Cernaieto per far sentire la forza democratica delle istituzioni e l’isolamento assoluto dei terroristi di Reggio Emilia, con lo stesso impegno e la stessa sensibilità con cui si è occupata fino ad oggi delle vittime del nazifascismo, cogliendo così – evidenziano gli estensori del documento – una buona occasione per chiarire definitivamente la pagina di storia sul quel periodo fatto di atrocità, di falsi valori, fortunatamente crollati sotto la caduta del muro di Berlino, e qualche volta di carnefici che diventarono eroi”.