“Nelle fasce ai lati dell’autostrada saranno posati alberi e piante, in più c’è un accordo sottoscritto da Società Autostrade, Anas, Comune e Regione, in base al quale Autostrade per l’Italia si impegna a realizzare dune e collinette ai lati del percorso stradale, forse già entro il 2008”.

Il sindaco di San Cesario Valerio Zanni, indica le azioni previste nell’immediato futuro, per rispondere alle accuse lanciate nei scorsi giorni da Legambiente, la quale, lamentando promesse non mantenute dagli amministratori locali, era tornata a chiedere interventi per mitigare l’impatto ambientale della quarta corsia autostradale sull’abitato di San Cesario.

“Che il traffico produca smog non è certo una novità – spiega il primo cittadino – e non c’è dubbio che un’autostrada a tre o quattro corsie per senso di marcia emetta una grande quantità di polveri, ma gli accorgimenti presi in sede progettuale e le o-pere di mitigazione realizzate in fase di ampliamento dell’A1, oltre a quelle che verranno realizzati in futuro, sono quanto di meglio si potesse fare per garantire la vivibilità della zona ai cittadini. Grazie al lavoro di Comune, Provincia e Regione – sot-tolinea Zanni – rispetto al progetto iniziale si sono ottenuti importantissimi risultati che vanno nella direzione della salvaguardia ambientale”.

Per quanto riguarda la richiesta avanzata più volte da Legambiente, cioè la costruzione di un terrapieno lungo il tratto di autostrada che attraversa il centro abitato, il primo cittadino ricorda ancora una volta che: “Questa soluzione non migliora l’abbattimento dell’inquinamento acustico e, purtroppo, non dà nessuna garanzia per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, come del resto ha ribadito anche un esperto di Legambiente nel corso di un incontro pubblico tenutosi a San Cesario nel dicembre 2005. Ancora una volta quindi, le istituzioni rispondono con i fatti agli sterili proclami di Legambiente: dove sono – chiede il sindaco all’associazione ambientalista – i risultati della campagna “Mal’aria”, che si prefiggeva di mostrare a tutti quanto fosse inquinata l’aria di San Cesario?”.