Meetic – azienda leader in Europa del dating on line – ha realizzato una ricerca paneuropea (6258 questionari completi) sui single, uomini e donne, dai 18 ai 50 anni per capire se è vero che il ruolo della donna è cambiato e cosa pensano di questo cambiamento.

Ecco cosa è stato chiesto e quali sono state le risposte più significative:

1) Le regole nel gioco della seduzione: su internet e nella vita reale.
La donna che fa il primo passo ….è una sorta di nuova regola.
Nel gioco della seduzione i clichè sono indeboliti dai fatti.
Una larga maggioranza d’Europei (oltre il 55%) non presta attenzione al sesso della persona che prende l’iniziativa, anche se per le donne latine (61%) è sempre l’uomo a dover fare il primo passo (53% nella fascia dai 18 ai 24 anni), nei paesi meno caldi, come ad esempio la Germania, il 54% crede sia un atteggiamento antiquato (60% degli uomini e 45% delle donne)!

2) Internet per combattere la timidezza?
Nella vita reale è più difficile compiere il primo passo, per il 67% degli Europei non lo è quando si tratta di farlo in internet.

Il 53% dei single dichiara che preferisce fare il primo passo piuttosto che lasciarlo fare all’altro.
In Italia le donne sono più discrete: solo il 26% prende l’iniziativa in internet e l’11% nella vita reale.
In Svezia le generazioni più mature sono meno timide: fa il primo passo il 42% dei 45-54 enni. In Francia il dato è interessante il 56.5% dei 25-34 enni e il 40% delle donne di tutte le età fanno il primo passo.

3) Voce e video, nuovi strumenti per sedurre?

Ai single Europei è stato chiesto se ritengono come necessario vedere e sentire una persona prima di incontrarla. Il 64% afferma che è necessario sentirne la voce.
Il 70% delle Svedesi preferisce sentire la voce dei propri interlocutori, gli olandesi la pensano allo stesso modo in particolare i giovanissimi (60% of the 18-24 enni) e i più maturi (63% degli ultra 50 enni).
Il 42% dei Tedeschi e il 50% degli Spagnoli (54% tra i 35-44 enni) trovano questo strumento molto interessante. Per l’85% degli ultra 50 enni Francesi il telefono è uno step fondamentale per potersi incontrare in seguito.

4) Contatti simultanei
Su Meetic non è raro avere più contatti contemporaneamente ma il 50% non lo fa di proposito.
Cosa pensano gli uomini e le donne dei contatti simultanei?
Il 25% lo considera inappropriato, un altro 25% crede che sia una cosa normale e il restante 50% non lo considera proprio.
In Svezia, il paese dell’uguaglianza sessuale, gli iscritti sono indulgenti verso questo modo di comportarsi e il 50% lo definisce una cosa normale così come il 30% dei Tedeschi, il 40% degli Italiani e Spagnoli e il 35% dei Francesi.

5) Una donna prende l’iniziativa, l’uomo viene sedotto?
Tra le 6258 risposte l’aggettivo più scelto è “seducente” (53%) seguito da “naturale, normale” (44%) e solo 3% utilizza “inappropriato”.
Un’attitudine che l’85% degli spagnoli considera semplicemente normale, regolare. In Francia il 33% degli uomini lo considera un comportamento normale mentre lo 0,7% degli uomini e il 10% delle donne lo considera inappropriato. In Italia gli uomini 48,5% sono attratti e il 50,3% lo considera normale, per la maggior parte delle donne (86,4%) invece è normale. L’8,3% delle donne lo considera inappropriato contro l’1,2 % degli uomini.

6) Il cambiamento nel rapporto tra uomo e donna: come si sta evolvendo il ruolo della donna nella società?
Vecchi pregiudizi.
Una donna che invita un uomo fuori a cena è possibile o avviene solo nei Paesi nordici dove l’uguaglianza sessuale è più presente?
Il 43% degli Spagnoli e il 50% degli Svedesi pensano sia normale ad eccezione del primo appuntamento dove invece è giusto che sia l’uomo a pagare., (55% dei 18-24 enni tedeschi, 45% dei 25-34 enni degli olandesi).
42% delle donne italiane lo considera inappropriato.

7) Divisione dei compiti nella vita in famiglia
Il 70% degli Europei giudica necessaria la divisione dei compiti in casa.

Sulla gestione dei bambini invece troviamo dei pareri discordanti: in Svezia l’80% è favorevole all’idea che sia l’uomo a stare a casa a badare ai figli mentre la propria partner è al lavoro.
All’opposto i Tedeschi l’85% degli uomini e l’ 80% delle donne lo considera possible solo in caso di necessità. In Francia, Italia e Spagna, c’è un equilibrio perfetto tra chi è pro e chi è contro (50% circa). In Francia e Spagna la fascia di età dei giovani che tollerano che siano i padri a stare a casa è quella dei 25-34 enni, in Italia invece è un po’ elevata: 35-44 enni.

8) Cambiamento anche all’interno delle aziende
In generale dalla maggior parte delle risposte si evince che le donne sono trattate in maniera migliore e con uguaglianza rispetto agli uomini nel mondo del lavoro. Molte persone hanno dichiarato che le donne sono pagate tanto quanto gli uomini e che non gli creerebbe alcun problema guadagnare meno della propria partner.
Guardando nei diversi Paesi si trovano però delle disparità.
Il 70% degli uomini italiani e il 64% delle donne pensano che le donne siano pagate tanto quanto gli uomini nello stesso ruolo. Il 78% degli uomini non avrebbe alcun problema con l’avere un capo donna.
Gli Spagnoli sono meno d’accordo (52% delle donne over 55 affermano di guadagnare meno degli uomini in uno stesso ruolo e con le stesse funzioni).
In Olanda il 45% dei 35-44 enni afferma che ci siano differenze e il 30% dei 18-24 enni (uomini e donne) non vedono in modo positivo donne che ricoprono incarichi importanti.
In Svezia tutti credono sia giusto che le donne ricoprano ruoli importanti o che possano guadagnare più dei loro partner ma un buon 62% afferma che ci siano differenze in termini di
stipendio. In Germania invece esiste una netta differenza negli stipendi ( 60% delle donne e 46% degli uomini).
In Francia il 57% delle donne lamenta uno stipendio più basso, ma il 90% degli uomini non avrebbe problemi a guadagnare meno delle proprie partner e oltre il 70% ad avere delle donne come capi.

9) Le donne sono brave manager perchè?
In tutti i paesi i singles sono pro donne in posizioni di spicco in azienda (80% in Germania, 95% in Svezia e Spagna, il 96% in Francia, 94,2% in Italia).
Le qualità professionali associate alle donne sono: l’organizzazione, la loro capacità seduttiva e il sapere ascoltare.

Le loro debolezze?
Sensibilità, mancanza di autorità naturale o mancanza di flessibilità (4.5% degli uomini francesi).

10) E in politica?
Se una donna si candidasse alle elezioni la maggior parte delle donne europee la voterebbe ma solo a fronte di un programma politico di loro gusto (oltre il 45% delle donne olandesi, 75% delle italiane, 49% delle francesi e 53% delle tedesche).
Gli uomini confermano questa tendenza in Italia e in Spagna (68%) ma non nei paesi nordici: 50% dei Tedeschi, Olandesi e Svedesi non credono che il sesso di un candidato sia decisivo nella loro scelta. I francesi (48%), ammettono che sarebbero tentati di votare una donna se questa proponesse un programma adatto a loro.

11) Il 21 secolo sarà al femminile?
Quest’ultima domanda, in generale, rivela che gli automatismi tra uomo e donna sono ancora vivi. Le donne tendono a pensare che il mondo funzionerebbe molto meglio se ci fossero loro a capo (53% in Svezia, 32% nei Paesi Bassi, 49% in Italia e 40% in Francia).

Gli uomini sperano che il 21 secolo non sia al femminile (56% in Spagna, 69% in Germania, 58% in Francia e 43,7% in Italia).