Non è emersa nessuna novità rispetto alla chiusura dell’attività produttiva della Cartiera di San Cesario dall’incontro che l’assessore provinciale al Lavoro Gianni Cavicchioli ha avuto nei giorni scorsi con i sindacati e con i rappresentanti della Rsu aziendale.

La proprietà, infatti, non sembra avere alcuna intenzione di discostarsi dalla decisione presa, ribadendone le motivazioni: crisi di settore, necessità di un forte investimento su una struttura obsoleta sia sotto l’aspetto tecnologico che immobiliare, localizzazione a forte impatto ambientale.

Ma ora l’assessore Cavicchioli ha chiesto un incontro anche con la proprietà, attraverso l’Api alla quale è associata l’azienda, per approfondire proprio queste motivazioni. “Fa sempre piacere vedere un imprenditore che si scopre ambientalista – commenta Cavicchioli – anche se il momento appare quantomeno sospetto. In ogni caso, pur nel rispetto della autonomia decisionale della proprietà, non mi risulta chiaro come mai rifiuta di mettere l’azienda sul mercato: non è nulla di assolutamente impegnativo, darebbe semplicemente la possibilità di fare un doveroso tentativo di mantenere l’occupazione e di valutare la possibilità di conservare sul territorio l’ultima realtà produttiva del settore di produzione della carta, attività peraltro – aggiunge l’assessore – di potenziale interesse anche dal punto di vista dello smaltimento e del riciclaggio dei rifiuti cartacei”.

Secondo Cavicchioli, infatti, “è nei momenti di difficoltà che si misura la vera responsabilità sociale d’impresa: una assoluta chiusura al dialogo non può essere accettata tacitamente né dai lavoratori né dalle istituzioni che, di fronte a un trattativa così squilibrata, non potranno che intervenire con tutti i mezzi a loro disposizione a favore della parte più debole che, ancora una volta, è rappresentata dai lavoratori e dalle loro famiglie”.