Lunedì 5 febbraio aprirà nella sede del Quartiere Porto, in via dello Scalo 21, lo “Sportello Migranti” per fornire informazioni e assistenza ai
cittadini stranieri e favorire la loro integrazione.


Lo sportello sarà aperto al pubblico lunedì e giovedì dalle 18 alle 20 e sarà gestito dalla società CTQ (Consulenza Totale per la Qualità) con la quale il Quartiere Porto ha sottoscritto una convenzione. Lo sportello offrirà in particolare informazioni e assistenza sulla normativa di settore, con particolare riguardo alla disciplina dei flussi; sugli adempimenti inerenti la richiesta e il rinnovo dei permessi di soggiorno – in particolare per lavoro subordinato/autonomo e famiglia -; sulle procedure previste per l’ottenimento di ricongiungimento familiare; e
visti d’ingresso. Inoltre offrirà informazioni sui servizi anagrafici (iscrizione e provvedimenti connessi, trasferimenti di residenza, richiesta di cittadinanza, ecc); sull’accesso ai servizi sanitari (comprese le idoneità
igienico-sanitarie); sull’iscrizione alle liste di collocamento e l’avviamento al lavoro.

“L’obiettivo- ha detto il presidente del Quartiere Porto Sergio Palmieri – è quello di offrire un supporto qualificato ai migranti e ai datori di
lavoro nel contesto dei rapporti con i vari soggetti istituzionali (Questura, Comune, AUSL, ecc), e sperimentare interventi innovativi,
interistituzionali, nel campo dei servizi pubblici rivolti agli stranieri; e favorire l’occupazione regolare dei lavoratori migranti.Con la
realiazzazione di questo progetto si attua uno dei quattro piani sociali di zona del Quartiere “.

“E’ un nuovo passo verso la valorizzazione dell’attività dei Quartieri”, ha detto la vicesindaco Adriana Scaramuzzino presentando l’iniziativa, e
sottolineando come tutta l’attività dell’assessorato alle politiche sociali sia impostata sulla strada del decentramento, in linea con il programma di
mandato. “L’accoglienza è fatta di diritti e di doveri e l’apertura degli sportelli nei quartieri è importante (questo è il terzo dopo San Donato e
Santo Stefano) perchè può agevolare gli stranieri non solo ad ottenere il riconoscimento dei propri diritti ma anche ad adempiere ai propri doveri,
per diventare nuovi cittadini”.