Domani, dalle 9 alle 13, si tiene l’iniziativa “Servizi sociali e Forze dell’Ordine: una collaborazione possibile“, evento
conclusivo di un percorso di formazione, finanziato dal Fondo sociale europeo e inserito in un progetto di collaborazione interistituzionale, fondata sui tavoli già esistenti per il coordinamento delle politiche sociali e di sicurezza dell’area bolognese.


Introduce Paolo Rebaudengo,assessore Istruzione, Formazione e Politiche per la sicurezza sul lavoro della Provincia di Bologna; partecipa, tra gli
altri, l’assessore agli Affari generali e istituzionali Libero Mancuso. Le conclusioni sono affidate alla vicesindaco Adriana Scaramuzzino.
Al percorso formativo hanno partecipato 60 agenti appartenenti alle Forze dell’Ordine (Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri, Prefettura
di Bologna, Giustizia minorile), e 60 operatori socio-sanitari delle diverse istituzioni e realtà operanti nell’area urbana di Bologna.
Obiettivi dell’attività formativa sono: produrre conoscenza sui servizi pubblici e privati attivi sul territorio nell’ambito della marginalità sociale (finalità, modalità operative e funzionamento dei servizi); dare agli operatori una esatta conoscenza delle strategie di intervento nella
lotta al crimine e di contrasto al degrado cittadino dal punto di vista preventivo, repressivo e della sicurezza dei cittadini; creare gruppi di
lavoro congiunti per identificare modelli di intervento integrati; definire protocolli operativi e progetti pilota di intervento tra agenti delle forze
dell’ordine, operatori sociali e sanitari; confrontare il lavoro di altre città italiane e di altri paesi europei, mediante relazioni/materiali
scritti e multimediali di docenti dove si è sviluppata una buona integrazione di intervento tra forze dell’ordine e operatori sociali;
attivare delle visite territoriali nei luoghi più a rischio della Provincia di Bologna per un confronto con le realtà istituzionali e la diffusione dei
risultati del progetto; lavorare sulla cultura dell’integrazione, cultura che parte dal riconoscimento delle differenze e dalla conoscenza reciproca come risorsa indispensabile per raggiungere il medesimo obiettivo.
Il progetto risponde alle priorità fissate dal Piano Provinciale 2003-2004, quali la “qualificazione del lavoro sociale, attraverso lo sviluppo di
nuove professionalità o il potenziamento di quelle esistenti” e il “miglioramento dell’azione della pubblica amministrazione attraverso la
formazione del personale che vi opera, in particolare per affrontare nuovi compiti e per sviluppare l’azione in rete di più soggetti pubblici”; alle indicazioni e agli obiettivi prioritari del Piano Sociale Attuativo di Zona 2005, in termini di sussidiarietà, di migliore risposta alle emergenze
sociali, di mediazione sociale e sanitaria; risponde infine ai principi della Legge regionale n.24 del 4 dicembre 2003 per la promozione di un sistema integrato di sicurezza.

L’iniziativa è promossa da Unione Europea, Ministero del Lavoro e dell Politiche sociali, Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna – settore Servizi Sociali.