Secondo indiscrezioni, uno straniero è stato fermato per l’omicidio di Ram Chander, 45 anni, il cuoco indiano trovato morto ieri nella sua casa di Rubiera.

Si sa che su di lui gravano pesanti indizi, ma la Procura ha fatto calare il silenzio sulle indagini.
Sembra comunque accertato che si
stia seguendo una pista passionale: pare che la vicenda possa essere legata ad una donna.

L’uomo fermato non è di nazionalità indiana come la vittima, si tratterebbe di un moldavo.

Intanto si attende che all’Istituto di medicina legale di Modena venga eseguita l’autopsia sul corpo di Chander, che sarebbe stato ucciso a colpi
di bastone. Il cadavere è stato scoperto nel primo pomeriggio di ieri nell’abitazione rubierese di via Emilia ovest, dove l’indiano abitava da quando aveva preso servizio come cuoco in un vicino ristorante-pizzeria di viale Matteotti.
Il datore di lavoro non lo vedeva da sabato, nè Chander rispondeva al cellulare. Così si è rivolto al padrone di casa del cuoco e, insieme, sono entrati nell’appartamento al secondo piano. Qui hanno
trovato Ram Chander cadavere, nascosto dietro un divano della camera da letto, viso e corpo tumefatti. La morte dovrebbe risalire a domenica, forse alla notte tra domenica e lunedì.

I carabinieri, con il coordinamento del pm Luca Guerzoni, hanno iniziato immediatamente le indagini, ascoltando per tutta la notte diversi
testimoni.
Regolarmente in Italia, Chander era incensurato. Faceva vita abbastanza solitaria, ma non aveva mai creato problemi, nè a Rubiera nè a
Reggio Emilia, dove aveva lavorato in precedenza. Sulla base delle testimonianze si è arrivati al cittadino moldavo, nei confronti del quale gli indizi di colpevolezza sono ritenuti rilevanti.