Nella seduta del Consiglio Comunale odierno verranno discussi due importanti documenti che riguardano la spesa del Comune di Reggio Emilia in tema di ambiente: il bilancio consuntivo dell’anno 2005 e il bilancio previsto per il 2006.

I due documenti, che saranno presentati dall’assessore all’ambiente Pinuccia Montanari, analogamente a quanto accade con i bilanci economici-finanziari, consentono di valutare concretamente le conseguenze ambientali (positive o negative) delle principali attività e politiche dell’amministrazione.

Il Comune di Reggio Emilia – consapevole del valore strategico del bilancio ambientale come strumento di buon governo finalizzato a “dare conto” alla comunità locale dell’attuazione degli impegni assunti e degli esiti che le politiche dell’ente hanno sull’ambiente – ha infatti deciso di proseguire autonomamente l’esperienza avviata nel 2001 con l’adesione al progetto europeo ‘Life-Ambiente – Clear’ e di portare a sistema l’innovativo strumento della contabilità ambientale. Dopo l’approvazione di due Bilanci Ambientali a carattere sperimentale (“Bilancio Ambientale a consuntivo 2000–2001 e linee di preventivo 2003” e “Conto Consuntivo Ambientale 2002”), sono state approvate dalla nuova giunta del Comune di Reggio le “Linee programmatiche ambientali di mandato 2004-2009” (dicembre 2004), il “Bilancio Ambientale di Previsione 2005” (febbraio 2005) e il “Conto Consuntivo Ambientale 2003-2004” (novembre 2005). Nel 2006 sono stati redatti il “Bilancio Ambientale di Previsione 2006” e il presente documento: il “Conto Consuntivo Ambientale 2005”.

Il Bilancio Ambientale di Previsione contiene, per ogni argomento specifico sul quale la contabilità ambientale deve e vuole “rendere conto”, l’esplicitazione degli impegni strategici (di medio-lungo termine), degli obiettivi dell’anno, i target ambientali o le tendenze previste per i dati degli indicatori fisici selezionati per la rendicontazione, nonché le risorse finanziarie previste. Esso costituisce il punto di partenza per la redazione del bilancio consuntivo.
Il Conto Consuntivo Ambientale verifica a posteriori il raggiungimento dei risultati consentendo quindi di valutare l’efficacia e l’efficienza delle politiche messe in campo. Esso verifica ogni anno l’attuazione di quanto dichiarato a preventivo, gli effetti delle politiche e delle azioni misurati dagli indicatori e la spesa ambientale effettivamente sostenuta.
Il Conto Consuntivo Ambientale costituisce a sua volta il punto di partenza per la redazione del nuovo bilancio di previsione per l’anno successivo. Il “Conto Consuntivo Ambientale 2005”, che chiude il “ciclo” della rendicontazione relativa al 2005, è suddiviso in due capitoli. Nel primo capitolo, sono riportati, in modo schematico, gli impegni strategici di mandato considerati prioritari dall’ente, (esplicitati nelle “Linee programmatiche ambientali di mandato 2004-2009”) su cui si rendiconterà a chiusura di mandato. Il secondo capitolo è il “cuore” del bilancio, in quanto in esso sono riportati i dati a consuntivo 2005. Tale capitolo è articolato in otto sezioni (verde urbano e sistemi naturali; mobilità sostenibile; sviluppo urbano; risorse idriche; rifiuti; risorse energetiche; informazione e partecipazione; altre attività di gestione ambientale) ed evidenzia gli impegni strategici relativi alla competenza nel suo complesso; le valutazioni sintetiche del grado di raggiungimento degli obiettivi dichiarati a preventivo nel 2005; i dati degli indicatori fisici relativi all’anno 2005 con le valutazioni, ove possibile, del trend della serie storica 2000-2005, nonché l’eventuale discordanza dall’obiettivo di tendenza dell’indicatore dichiarato a preventivo nel 2005. Nella sezione finale sono riportate le spese “ambientali” sostenute direttamente dal Comune di Reggio Emilia nell’anno 2005, riclassificate per aree di competenza e ambiti di rendicontazione suddivise in spese correnti e investimenti.
Il contesto legislativo dei bilancio. La contabilità ambientale rientra in un insieme di principi condivisi a livello internazionale. Nella Dichiarazione d’intenti e nel Piano d’Azione approvati al World Summit on Sustainable Development, tenuto dall’Onu a Johannesburg nel settembre 2002 (a dieci anni dal precedente vertice di Rio de Janeiro), si invitavano i governi locali a “sviluppare strategie che integrino le dimensioni economiche, sociali, ambientali e culturali dello sviluppo e una governance locale trasparente ed efficace”. La Commissione Europea, nel V e nel VI Programma d’Azione in materia ambientale, ha più volte sottolineato l’importanza dell’adozione di strumenti di contabilità ambientale, a tutti i livelli dell’amministrazione, per integrare le informazioni contenute nei documenti tradizionali di programmazione economicofinanziaria e di bilancio e in tal modo per supportare adeguatamente il processo decisionale pubblico. La stessa Commissione, nella comunicazione “Strategia per l’ambiente urbano” del febbraio 2004, raccomanda l’uso di strumenti di gestione intersettoriali. La Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 2 marzo 2004 riporta che: “L’adozione di un sistema di contabilità ambientale a tutti i livelli di governo permetterebbe ai decisori politici di rendere conto alle comunità amministrate dei risultati ambientali e delle politiche messe in atto, basandosi su dati affidabili e informazioni costantemente aggiornate sullo stato dell’ambiente, di integrare la variabile “ambiente” nel procedimento decisionale pubblico a tutti i livelli di governo, e infine di accrescere la trasparenza riguardo gli effettidelle politiche dei poteri pubblici sull’ambiente”. Nel giugno 2004, nell’ambito della IV Conferenza europea delle Città sostenibili (“Aalborg+10”), è stata auspicata l’adozione di strumenti per rendere le decisioni delle amministrazioni chiare, motivate e trasparenti ed è stata prevista, per le città che hanno sottoscritto gli “Aalborg Commitment” (tra cui il Comune di Reggio Emilia), la verifica dei risultati raggiunti rispetto agli impegni presi. A livello nazionale la contabilità ambientale “Clear” si inserisce nell’ambito delle sperimentazioni del primo disegno di legge sulla contabilità ambientale dei Comuni, delle Province, delle Regioni e dello Stato, presentato dal senatore Fausto Giovanelli, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari e approvato dal Senato della Repubblica. Nella passata legislatura è stato presentato un disegno di legge unificato proposto dal Comitato ristretto per i disegni di legge, illustrato in Commissione Ambiente nella seduta dell’8 luglio 2004. Anche la Regione Emilia Romagna nel recente “Piano di Azione Ambientale per un Futuro Sostenibile” raccomanda l’uso di strumenti come la contabilità ambientale.