Ieri mattina, nella sede della Provincia di Reggio, è tornato a riunirsi il Tavolo provinciale di lavoro contro il consumo di sostanze stupefacenti e per la coesione sociale, presieduto dall’assessore provinciale alla Solidarietà Marcello Stecco, a cui come noto partecipano gli amministratori dei Comuni sede di Distretto, i rappresentanti di Regione, Questura e Ufficio scolastico provinciale, il direttore generale dell’Azienda Usl ed i presidenti delle comunità terapeutiche.


L’assessore Marcello Stecco ha aperto i lavori presentando il percorso sinora svolto dal Tavolo che, fin dal suo insediamento nel febbraio 2006, ha preso atto di come il consumo di sostanze si sia esteso e di come siano cambiate le caratteristiche di questo ‘mercato’, oggi caratterizzato da stili di vita e di consumo differenti rispetto al passato. “Di fronte a questi fenomeni è necessario che l’intera comunità operi una scelta condivisa e si faccia carico del problema”, ha detto Stecco avanzando la proposta di una ricerca-azione sull’intero territorio provinciale “che sia frutto di un’alleanza forte tra le Istituzioni e la rete dei soggetti che operano in tale ambito”. “Non ci interessa una ricerca ben riuscita e che aggiorni i dati di cui siamo in possesso se non si vince la scommessa della compromissione comunitaria, ovvero se non si arriva ha una piena assunzione di responsabilità di fronte a questo problema da parte di tutte le Istituzioni”, ha concluso l’assessore provinciale.

Mila Ferri, dirigente dell’Area Dipendenze della Regione Emilia Romagna, ha quindi ribadito come il lavoro che si sta portando avanti a Reggio Emilia “rientri pienamente nella riflessione che la Giunta regionale ha elaborato in materia”. “Reggio Emilia, con l’esperienza del Tavolo contro il consumo di sostanze stupefacenti, è la realtà che più di tutte in regione ha lavorato sul tema – ha proseguito – E’ un laboratorio di grande interesse che ci si augura possa rappresentare un modello replicabile nelle altre province”.

Umberto Nizzoli, direttore del Programma aziendale Salute mentale e Dipendenze patologiche dell’Ausl di Reggio ha poi illustrato le finalità e la metodologia della ricerca-azione, sottolineando come l’Osservatorio europeo per le droghe abbia dato disponibilità a partecipare alla ricerca riconoscendo nel progetto una valenza innovativa.

E’ quindi intervenuto il presidente provinciale dell’Anci e sindaco di Quattro Castella Cesare Beggi, che ha evidenziato come gli investimenti delle Amministrazioni si concentrino particolarmente su alcune fasce di età, come l’infanzia e la terza età, mentre sono pochi gli interventi rivolti agli adolescenti. “E’ dunque necessario investire sulle fasce intermedie anche spostando risorse”, ha concluso, augurandosi di “vedere nei bilanci 2007 dei Comuni reggiani una voce ed una cifra destinate al disagio per dare un segnale forte di assunzione di responsabilità”.

Il sindaco di Castelnovo Monti Gianluca Marconi ha evidenziato come la sua comunità stia vivendo problemi che trovano in questo percorso una tappa importante e come questi temi debbano essere assunti dalle Istituzioni. “Castelnovo ha sviluppato un cammino di analisi, attraverso una serie di incontri aperti alla cittadinanza, da cui sono emersi importanti elementi di riflessione, come la difficoltà di dialogo dei giovani con la generazione degli adulti e la difficoltà nel riconoscere in questi adulti un modello di riferimento significativo – ha detto Marconi – Nessuno può chiamarsi fuori: ognuno deve fare la sua parte, ed io confermo il mio pieno impegno a questo tavolo”.

Mariella Martini, direttore generale dell’Ausl, ha quindi ribadito la necessità che la ricerca non si limiti ad un aggiornamento scientifico, “ma rappresenti un’occasione per leggere la situazione e consolidare esperienze come quella riportata dal sindaco Marconi, in cui le comunità si prendono il tempo per capire e leggere le proprie dinamiche evolutive, così che chi è in difficoltà non sia anche in difficoltà a chiedere aiuto”.

L’impegno della Questura ribadito da Antonio Turi, dirigente della Squadra mobile della Questura di Reggio Emilia, che poi – a proposito dei nuovi stili di consumo – ha sottolineato come spesso emerga, nei colloqui con i consumatori di sostanze stupefacenti, un approccio che considera l’assunzione come “normale”. “Contro questo fenomeno – ha aggiunto – tutti devono reagire e la Questura intende fare fino in fondo la propria parte, garantendo un impegno che può realizzarsi in momenti di intervento e supporto, sulla base del percorso avviato mesi fa anche a partire dal concetto di sicurezza partecipata, perché la sola prevenzione, pure molto importante, o la sola repressione, non sono sufficienti a sconfiggere il fenomeno”.

Dopo che Vincenzo Aiello, direttore dell’Ufficio scolastico di Reggio, ha a sua volta condiviso spirito e metodologia del lavoro assicurando la sua piena e totale adesione, l’assessore Stecco ha concluso l’incontro con la proposta di una ripresa del confronto da realizzarsi in tempi brevi, alla presenza di sindaci dei Comuni sede di Distretto e della presidente della Provincia Sonia Masini.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche il vicesindaco di Scandiano Angela Zini, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Montecchio Gabriele Mezzetti ed il direttore del Consorzio servizi sociali del Comune di Correggio Luciano Parmiggiani.