La Provincia di Reggio Emilia è stata protagonista per due giorni a Bruxelles in occasione degli Open Days 2006, la principale manifestazione in cui le Istituzioni europee si aprono alla società civile di tutti i Paesi. Quest’anno gli eventi hanno coinvolto 5mila persone con l’organizzazione di 111 seminari a Bruxelles e altre 70 iniziative negli stati membri.


In particolare nel corso di questa edizione la Provincia di Reggio Emilia ha deciso di organizzare una propria partecipazione agli Open Days con 2 obiettivi principali: la promozione dei prodotti tipici del territorio e il coinvolgimento nella iniziativa di 21 studenti rappresentanti di altrettante scuole superiori reggiane. Il viaggio a Bruxelles ha coinciso anche con la sessione plenaria del Comitato delle Regioni, di cui fa parte come rappresentante delle Province la Presidente Sonia Masini.
L’iniziativa ha visto anche la presenza di una delegazione istituzionale composta, oltre che dalla Presidente della Provincia, dal consigliere regionale Laura Salsi, dall’assessore all’istruzione Gianluca Chierici, dai consiglieri Provinciali Gloria Panizzi, Vera Romiti, Paola Casali, Alessio Mammi e Sereno Prodi, dal Presidente della Camera di Commercio Aldo Ferrari e dal vicepresidente di Cna Aldo Avosani.

I prodotti tipici sui tavoli di Bruxelles. Il 12 ottobre nell’Ufficio della Regione Emilia-Romagna a Bruxelles si è tenuto il seminario sul tema “Key factors of global competitiveness: developing win-win strategies” a cui hanno partecipato oltre 150 operatori economici provenienti da vari paesi dell’Unione.
Il seminario si è concluso con un buffet di prodotti tipici e piatti tradizionali della cucina reggiana allestito dalla Provincia con il coinvolgimento dell’Istituto A. Motti – Settore alberghiero e della ristorazione. Importante è stato anche il supporto che è arrivato dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia, che ha deciso di sostenere l’iniziativa vista come uno strumento interessante di promozione del territorio e dei prodotti tipici rispetto a un pubblico europeo. Sui tavoli della Regione sono quindi stati serviti tortelli verdi e di zucca, erbazzone, affettati e Parmigliano Reggiano, ciccioli, torte salate, zuppa inglese e ciambella con la malvasia. Il tutto accompagnato da lambrusco proveniente da alcune cantine reggiane.
L’Istituto Motti, chiamato dalla Provincia a questo importante appuntamento con i suoi 12 studenti e i 2 cuochi, è stato scelto per il suo carattere di Scuola superiore, luogo di formazione di giovani ristoratori operante sul territorio provinciale, nonché in virtù della professionalità dimostrata in occasione della presentazione dell’EFSA (Europen Food and Safe Agency) nella nostra città.

Gli studenti “ospiti” delle Istituzioni Europee. Nel programma delle attività previste dalla Provincia in occasione degli Open Days si è inserita anche la presenza a Bruxelles di 21 studenti rappresentanti degli istituti superiori reggiani. I ragazzi, arrivati a Bruxelles nella mattinata di mercoledì 11, hanno avuto la possibilità di visitare il Comitato delle Regioni, dove la Presidente della Provincia Sonia Masini stava partecipando ai lavori della plenaria, e hanno seguito i lavori del Parlamento europeo. Il gruppo di studenti ha anche avuto un interessante incontro con l’europarlamentare Mauro Zani, cui hanno posto una serie di domande sui possibili scenari futuri dell’Europa e sulle prospettive relative alla Carta Costituzionale.
Al termine dell’audizione nel corso della sessione plenaria del Parlamento Europeo di giovedì 12, il vice presidente della Commissione Franco Frattini ha concesso un’intervista alla provincia di Reggio Emilia, questo grazie anche all’incontro avuto con la Presidente della Provincia il giorno precedente nella sede del Comitato delle Regioni.
Con questa iniziativa la Provincia di Reggio Emilia ha confermato il proprio impegno nel favorire la partecipazione del mondo giovanile e studentesco al processo di integrazione e allo sviluppo del senso di cittadinanza europea. I giovani rappresentano infatti coloro che possono dare un senso al progetto Europa, portandolo avanti grazie anche ai processi di conoscenza e sensibilizzazione.