Code infinite e caldo soffocante, malori e svenimenti, confusione e scortesia degli operatori.
È stata una mezza mattinata di passione quella vissuta venerdì scorso, 8 settembre, da un cittadino modenese che doveva effettuare un semplice esame del sangue.

N.R., 46 anni, residente in città, ha raccontato all’Adiconsum la scena scioccante che gli si è presentata davanti venerdì quando, alle 7,20 in punto, si è recato al primo piano dei Poliambulatori del Policlinico di Modena.

“C’erano più o meno 250-300 persone in coda, molte delle quali anziane, all’assalto di un posto qualsiasi per sedersi, comprese le carrozzine teoricamente riservate ai pazienti dell’ospedale.
La settimana scorsa faceva ancora molto caldo – continua il cittadino – ma l’impianto di condizionamento era inspiegabilmente spento. Diverse persone hanno cominciato ad accusare evidenti segni di sofferenza e principi di malori. In particolare una signora sugli 80 anni, sul punto di svenire, è stata soccorsa solo dopo ripetute richieste di aiuto da parte di altri cittadini in attesa del loro turno. La stessa signora è poi stata fatta accomodare in un ambulatorio, ma nessuno degli operatori sanitari presenti si è preso la briga di riaccompagnarla al parcheggio, adducendo giustificazioni di vario tipo. Io stesso ho constatato che, quando sono uscito alle 9,30 (dopo oltre due ore di attesa), la signora era ancora “parcheggiata” in una stanza, senza che nessuno si prendesse ulteriormente cura di lei. Mi chiedo – conclude N.R. – se tutto ciò è normale”.

Per l’Adiconsum di Modena non si tratta di una situazione normale e tanto meno tollerabile.

“Non è la prima volta che cittadini si lamentano per l’odissea che devono subire per effettuare l’esame del sangue. Evidentemente – afferma il responsabile di Adiconsum Angelo Ferrari Valeriani – c’è qualcosa che non funziona nell’organizzazione del servizio. Non si capisce, per esempio, perché i cittadini vengano tutti dirottati al Policlinico quando in città ci sono altri centri per il prelievo. Ci auguriamo che l’ennesima segnalazione di disagi a quanto pare ordinari – conclude l’associazione consumatori della Cisl – induca i dirigenti della sanità modenese a trovare presto una soluzione”.