In attesa dell’apertura della stagione venatoria, fissata il 17 settembre, partono domenica 3 settembre le giornate di preapertura che proseguono il 7, 10 e 14 settembre nei tre Atc modenesi e nelle aziende faunistico venatorie.

Sarà possibile cacciare, con carniere ridotto e solo in appostamento temporaneo, gazze, ghiandaie, cornacchie e tortore selvatiche (quest’ultima non è cacciabile nell’Atc Modena3); nell’Atc Modena-2 è cacciabile anche il merlo (ma non più di cinque capi giornalieri per cacciatore).
Nel frattempo è iniziata la caccia di selezione a caprioli e cinghiali alla quale partecipano solo i cacciatori autorizzati.
Poi dal 17 settembre si potrà cacciare anche la fauna stanziale: lepri, fagiani (cacciabili fino al 3 dicembre) e uccelli acquatici (anatidi e trampolieri).

I cacciatori stanno ritirando il tesserino regionale nei Comuni, un libretto dove ogni cacciatore potrà più facilmente trascrivere negli appositi spazi oltre la data, la sigla dell’Atc o Afv anche il tipo di caccia svolto quel giorno (da appostamento o vagante). Pertanto i cacciatori trovano nei Comuni due calendari, da usare assieme: quello regionale dovrà essere usato per le disposizioni regionali che la Provincia non ha modificato, quello provinciale espone solo le modifiche valide per il modenese.

Il calendario provinciale, inoltre, definisce anche le norme comportamentali per la salvaguardia dell’ambiente agricolo e forestale: quando e come si può entrate in un frutteto o in un campo coltivato, in una zona di rimboschimento o in un vigneto.
Definite anche le prescrizioni sulle armi. I fucili semiautomatici a canna liscia – in ottemperanza delle norme Unione europea – dovranno essere muniti di appositi limitatori di colpi. Per la caccia alla selvaggina stanziale, ad esclusione degli ungulati, invece, la Provincia ha confermato il divieto all’uso e detenzione di armi a canna rigata.