Il recente decreto del Governo in materia di caccia, oltre a proteggere alcune specie finora cacciabili, come lo storno, il cormorano e la tortora dal collare, introduce nuove misure di conservazione relative alle Zps (Zone di protezione speciale), le aree dichiarate di particolare pregio ambientale che nel modenese sono in tutto 15 (sei in montagna e nove in pianura).


Per queste zone tra le novità principali spiccano il divieto di caccia prima della terza domenica di settembre (dal prossimo anno dalla prima domenica), ad eccezione della caccia di selezione agli ungulati e al cinghiale, e nel mese di gennaio (sempre ungulati e cinghiali esclusi, oltre a quella di appostamento per due giornate prefissate alla settimana). Vietato anche svolgere l’attività di addestramento di cani da caccia, con o senza sparo, prima della seconda domenica di settembre e dopo la chiusura della stagione venatoria, attuare la pratica dello sparo al nido nello svolgimento dell’attività di controllo demografico delle popolazioni di corvidi, effettuare ripopolamenti a scopo venatorio, ad esclusione di quelli realizzati nelle aziende faunistico venatorie e di quelli effettuati con fauna selvatica proveniente dalle zone di ripopolamento e cattura presenti nello stesso territorio.