Modena, per sette giorni, capitale dell’architettura. Dal 23 al 29 ottobre prossimi, insieme a Reggio Emilia e Parma, ospiterà la terza edizione del Festival di architettura di Parma. La via Emilia, dunque, come circuito urbano e grande teatro del Festival quest’anno dedicato al tema “Architettura di rara bellezza”.

La proposta di collaborazione tra le tre città emiliane è venuta direttamente dalla direzione del Festival e si è concretizzata nei giorni scorsi con un accordo di coproduzione con il Comune di Modena che prevede, nella nostra città, ben otto mostre, tutte supportate da conferenze, momenti di incontro e di dibattito con i protagonisti delle esposizioni, rassegne di editoria, serate culturali e di spettacolo.

In parte ospitati negli spazi espositivi dell’Ex Foro Boario e in parte nei locali del Forum Monzani della Banca Popolare dell’Emilia, gli eventi modenesi già calendariati – il programma completo della manifestazione è previsto entro la fine di giugno – spiccano per il loro respiro internazionale. Sono infatti in programma la mostra dedicata ai disegni originali dei progetti più significativi dell’Architekturbüro Bolles+Wilson, architetti della generazione degli anni ’50, tra i più interessanti studi di progettazione della Germania, vincitori di premi e concorsi a livello internazionale, ma anche la mostra, a cura di Luca Boccacci e Mariangela Gelati, dedicata ai nuovi monumenti per l’“altra città” ed in particolare alle esperienze di elaborazione tipologica per l’architettura cimiteriale.

Spazio anche alla mostra fotografica, a cura di Paolo Barbaro, “Sinai Hotels. Haubitz+Zoche”, dove sarà esposto l’intero ciclo delle fotografe tedesche Sabine Haubitz e Stefanie Zoche, realizzate tra 2002 e 2005, dedicate ad una serie di Hotel mai terminati nel deserto del Sinai. In programma, inoltre, le mostre “La biblioteca dell’architetto” a Cura di Matteo Agnoletto e la raccolta/indagine sulla didattica dei Laboratori di Progettazione delle Facoltà di Architettura italiane, a cura di Dario Costi. Infine, un evento tra cultura e spettacolo, affidato a tre grandi firme che sono lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, il fotografo Franco Fontana e il cantautore Francesco Guccini, “Storie di Via Emilia”. Modena, Parma, Reggio Emilia in una unica proposta, in un unico festival quest’anno alle prese con il rilevante, spesso superficiale, bisogno di bellezza della contemporaneità, per capirne il senso, e dunque il ruolo, per una possibile architettura. Un festival sempre più come momento unico di approfondimento e divulgazione del dibattito attorno al mondo dell’architettura. Con un occhio attento alle problematiche meno note o addirittura dimenticate, sempre attraverso un approccio multilaterale e di respiro internazionale.

Complessivamente sono 20 le occasioni espositive nelle tre città ed oltre 40 eventi tra conferenze, momenti di incontro e dibattito, da Parma, attraverso Reggio Emilia sino a Modena. Un ricco palinsesto pensato per un pubblico vasto ed eterogeneo, non solo fatto di ricercatori e operatori del settore; per un pubblico che non è solo spettatore ma anche esploratore, capace di farsi parte attiva nei dibattiti e negli incontri.