Andrea Leoni (FI), alla luce delle dichiarazioni del Ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, secondo il quale il Governo Prodi avrebbe intenzione di varare una maxisanatoria per 480 mila extracomunitari clandestini che hanno presentato domanda di regolarizzazione, ha rivolto una interrogazione al Presidente della Giunta.

Nell’interrogazione si chiede di sapere:
come giudichi questa proposta;
quante delle 480.000 richieste di regolarizzazione presentate riguarderanno l’Emilia – Romagna;
quale sia, nella nostra regione, la differenza tra il numero degli immigrati regolarizzati attraverso il decreto flussi del 2006 e gli immigrati che verrebbero regolarizzati sulla base della proposta del Ministro;
quali le conseguenze di questa sanatoria e se sia d’accordo con la proposta (sempre del Ministro) di bloccare tutte le espulsioni degli immigrati clandestini sbarcati in Sicilia e provenienti dalla Libia e, in caso affermativo, per quali ragioni.

L’esponente azzurro, ritenuto che la presenza sul territorio di centinaia di migliaia di immigrati potrebbe creare enormi sacche di degrado sociale e illegalità, generando problemi di ordine pubblico, e tenuto conto che il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani lo scorso anno ha sostenuto la proposta del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola per la chiusura dei Centri di permanenza temporanea (CPT) per clandestini, chiede di sapere se il Presidente della Giunta sia ancora determinato a sostenere e condividere il ‘documento Vendola’ (chiusura centri di Bologna e Modena) e se concordi nel ritenere questa proposta “un pericoloso invito per migliaia di extracomunitari a giungere in Italia clandestinamente, con la speranza di potere rimanere con maggiore facilità”.

Leoni, infine, vuole sapere se non ritenga preoccupante (per i problemi di ordine pubblico) l’aumento esponenziale degli immigrati extracomunitari sul territorio regionale e quali azioni intenda porre in essere per gestire il grande numero di immigrati extracomunitari presenti sul nostro territorio a seguito dell’eventuale applicazione degli indirizzi prospettati dal Ministro Ferrero, per prevenire fenomeni di disagio e degrado sociale e per garantire la sicurezza dei cittadini emiliano romagnoli.