Arte e Commercio insieme per esaltare la città: gli affreschi restaurati di Palazzo Segni Masetti, sede di Ascom Bologna, saranno esposti in Galleria Cavour da venerdì 24 marzo fino al 19 aprile.
Gli affreschi seicenteschi esposti – ha rilevato Bruno Filetti Presidente di Ascom Bologna – erano rimasti prigionieri e deturpati dalla sovrapposizione della volta realizzata dal Bigari a fine ‘700.


Abbiamo così voluto restituire all’originale splendore, nulla tralasciando, uno dei Palazzi Senatori più significativi di Bologna, frequentato e vissuto dal nostro mondo imprenditoriale, ma aperto alla città a testimonianza del legame inscindibile tra economia e cultura.
Un grande patrimonio dei commercianti ed insieme un prezioso gioiello artistico e architettonico ora a disposizione dei bolognesi e dei turisti.
La rassegna, allestita nella prestigiosa Galleria Cavour, punto nevralgico della città- ha sottolineato il Presidente Filetti – darà la possibilità di cogliere il fascino dell’arte del Seicento all’interno della suggestione di uno spazio destinato ad accogliere i ‘tesori’ del mondo produttivo, tempio del commercio nazionale ed internazionale e dello shopping, dove campeggiano le più importanti griffe della moda famose in tutto il mondo.

Le opere derivano dal soffitto affrescato nel ‘600 del Salone dei Carracci di Palazzo Segni Masetti di Strada Maggiore 23, oggi coperto dalla volta che Vittorio Maria Bigari realizzò verso il 1760.
Il ciclo decorativo con cui fu affrescato il soffitto del Salone è uno splendido esempio della tipologia decorativa caratteristica dalla metà del ‘500 fino alla metà del ‘600 che tanto successo riscosse presso l’aristocrazia bolognese da diventare parte integrante della cultura figurativa emiliana.
Sono in Mostra le caratteristiche pittoriche, che rimandano ad autori ascrivibili alla cerchia dei Carracci, che negli anni precedenti avevano realizzato i più importanti fregi di Palazzo Magnani e Palazzo Fava, quali il fregio dipinto, strutturato in scomparti scanditi da figure, putti e cariatidi, e da cornici che racchiudono paesaggi o scene mitologiche; il soffitto cassettonato con figure allegoriche ed elementi decorativi, candelabre e grottesche, tratti dalle pitture tardo-romane scoperte negli scavi di quegli anni.