Da una ricerca della Fondazione Zancan emerge la ‘necessità di modificare la legge Biagi’. Lo studio ha coinvolto Veneto, Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo e Marche intervistando 12 precari per ogni regione.

Il punto dolente che emerge non è il reddito ma la forma contrattuale, percepita come una strada obbligata. I datori di lavoro sembrano rendersi conto che la precarietà non garantisce motivazioni e una condivisione delle strategie aziendali.