L’amministrazione comunale si impegnerà a “studiare la concreta possibilità di poter organizzare nella nostra città una ‘notte bianca’ nel prossimo mese di settembre, magari come chiusura della settimana dedicata al Festival della filosofia o, al più tardi, nel mese di giugno del prossimo anno”. Lo prevede una mozione presentata da Michele Barcaiuolo (Alleanza Nazionale), approvata all’unanimità nel corso del Consiglio comunale.

Nel documento Barcaiuolo ricordava che “manifestazioni definite convenzionalmente ‘notte bianca’ hanno avuto negli ultimi anni un enorme successo non solo in grandi centri come Roma e Parigi, ma anche in città di dimensioni medio- piccole come ad esempio le manifestazioni svoltesi nella città di Como all’interno della locale Notte Bianca organizzata l’11 giugno scorso”.

Secondo Barcaiuolo “un programma degli eventi, ricco e variegato, possibilmente frutto della collaborazione e della partecipazione dei maggiori Enti locali della nostra provincia, delle più importanti istituzioni culturali cittadine pubbliche e private, del nostro Ateneo, delle associazioni culturali ricreative e promozionali presenti in città, di singoli artisti e cittadini, diventerebbe senza dubbio una vetrina sul mondo di sicuro interesse per la città e per gli addetti ai lavori, con notevoli opportunità per il territorio e le sue organizzazioni”.

Per questi motivi, il consigliere di An ritiene “positivo un evento che possa portare aggregazione nelle vie e nelle piazze di Modena, per far diventare la città stessa, almeno per una notte, un luogo aperto all’arte, al cinema, al teatro, alla musica e allo sport, in un’atmosfera straordinaria, in un contesto di gioia e curiosità culturale, il tutto all’insegna di una cultura e di un modello aggregativo svincolato dai soliti schemi e dai soliti spazi”.

Nel corso del dibattito l’assessore alla Cultura Mario Lugli ha assicurato che “anche quest’anno si ripeterà l’esperienza delle notte bianca, come già sperimentato nel corso della precedente edizione del Festival della Filosofia. In quel caso si trattò di un evento a cui parteciparono Sgalambro, Battiato e Remo Bodei e la Manifattura Tabacchi era letteralmente intasata. Sondato l’interesse per questo – ha detto rivolgendosi a Barcaiuolo – penso si possa immaginare anche l’evoluzione nello stile da lei presentato”.