Oltre cinque mila compravendite di case nel primo semestre del 2005 e prezzi in continuo aumento, sostenuti dalla corsa ai mutui. Resta vivace il mercato immobiliare modenese, anche se l’aumento degli sfratti per morosità (oltre 700 nel 2003, un record), il boom delle domande del fondo sociale per l’affitto e per l’edilizia residenziale pubblica dimostrano che un numero crescente di famiglie, in particolare con redditi medio-bassi o monoreddito, resta esclusa da ogni possibilità di acquistare casa.

E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia del settore immobiliare modenese che emerge dalla ricerca effettuata dall’Osservatorio regionale e da Nuova Quasco che sarà presentata ad amministratori e tecnici domani, mercoledì 1 febbraio, (dalle 9,30, sala consiliare del Palazzo della Provincia di Modena, viale Martiri della Libertà 34).
Partecipano Maurizio Maletti, assessore provinciale alla Programmazione, Daniele Ganapini e Carlo Foresti di Nuova Quasco, amministratori comunali, operatori del settore e rappresentanti delle associazioni di categoria.

“Solamente chi ha redditi elevati o sicuri – sottolinea Maletti – può permettersi di accedere ai mutui e comprare un’abitazione. Per gli altri il problema casa resta grave. Un fenomeno destinato ad aggravarsi: in base alle previsioni demografiche, infatti, nei prossimi anni aumenterà il numero delle famiglie, quindi anche la domanda di abitazioni. Per questo la casa rimane un tema centrale nelle scelte urbanistiche e nella progettazione del futuro dei nostri territori”.

Tra i diversi dati della ricerca, spicca quello sulla continua corsa dei modenesi al mutuo per acquistare casa. Nel 2004 i prestiti erogati dalle banche locali sono saliti a 863 milioni di euro contro i circa 600 milioni del 2003, con un incremento quindi di oltre il 30 per cento. Per acquistare casa, insomma, le famiglie modenesi si indebitano sempre di più. E nel 2004 i mutui bancari per l’acquisto di un abitazione sono saliti a quasi due miliardi e 760 milioni di euro. Una somma che dal 1998 al 2004 è quasi quadruplicata.

Per quanto riguarda il mercato immobiliare, continua il rialzo dei prezzi per le case in centro storico, mentre in periferia si cominciano a notare i primi segnali di flessione. Inoltre, circa la metà della domanda riguarda appartamenti inferiori ai 60 metri quadrati. Un mercato quindi ancora vivace che tuttavia rivela alcuni segnali di incertezza: le previsioni degli operatori per i prossimi mesi evidenziano un lieve calo della domanda soprattutto a Modena città e con segnali analoghi anche a Carpi, Sassuolo e Mirandola.