“Da alcune verifiche, riferite alle modalità con cui sono spesi i fondi dalle famiglie che hanno ricevuto l’assegno di cura, ovvero l’assegno economico che la Regione eroga alle persone anziane con più di 75 anni e con problemi di salute, emergerebbe che molti soldi sarebbero stati assegnati a pioggia e senza i necessari controlli, a famiglie non particolarmente bisognose e addirittura usati, in alcuni casi, per pagare badanti extracomunitarie, prive di contratto di lavoro, se non addirittura clandestine, o con permesso di soggiorno per turismo”.

Lo scrive Luca Bartolini (AN), in una interrogazione rivolta alla Giunta, per sapere se la Regione è a conoscenza di questa situazione e, soprattutto, di conoscere quale tipo di controllo viene esercitato in ordine al rispetto delle leggi italiane di persone extracomunitarie non in regola, che operano nel settore socio-sanitario, che pare vengano pagati in parte con fondi pubblici.

L’esponente di AN, in particolare, chiede di verificare se nel Comune di Forlì e negli altri Comuni della Regione, questa situazione sia prassi corrente nell’erogazione dell’assegno di cura e se non ritenga opportuno attivare delle azioni di monitoraggio affinché gli assessori comunali alle politiche sociali non utilizzino i fondi per fini clientelari e perché i destinatari siano soltanto gli anziani veramente bisognosi.

Il consigliere, infine, chiede alla Regione di “individuare dei percorsi alternativi che prevedano altri aiuti concreti ai veri bisogni al fine di creare le condizioni affinché i nostri anziani possano godere di concreti aiuti in funzione delle loro effettive necessità e non soltanto le solite simpatie politiche”.