Sarà dello scrittore Bruno Segre, autore di testi sulla storia degli ebrei e sulla Shoah, l’intervento centrale del Consiglio provinciale di Modena dedicato, in seduta straordinaria, alla ‘Giornata della memoria’.

I lavori del Consiglio, che si svolgerà a Villa Emma di Nonantola domani pomeriggio alle 15 (ingresso da via Mavora), saranno aperti dal presidente Luca Gozzoli ed è prevista anche la presentazione del libro multimediale sulla storia dei ragazzi di Villa Emma, i 73 giovani ebrei nascosti dalla popolazione nel 1943 per evitare loro la deportazione e poi fatti fuggire in Svizzera. Sarà proprio il direttore della Fondazione Villa Emma Fausto Ciuffi a illustrare il nuovo strumento didattico.

“Proseguiamo il percorso iniziato lo scorso anno a Carpi – spiega il presidente del Consiglio provinciale Luca Gozzoli – per celebrare questa Giornata proprio sui luoghi della memoria dove orrore e tragedia si sono incrociati con tante storie di eroismo e di speranza. E a Villa Emma ricorderemo anche la figura di don Arrigo Beccari, recentemente scomparso: uno dei principali artefici del salvataggio dei ragazzi ebrei destinati ai campi di sterminio”.

L’intervento di Bruno Segre (“La mia storia: dalle vie di salvezza all’impegno per la pace”) sarà seguito dalle dichiarazioni dei rappresentanti dei gruppi consiliari e dalle conclusione del presidente della Provincia Emilio Sabattini.

In vista della ‘Giornata della Memoria’, che il 27 gennaio celebra l’anniversario dell’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz avvenuto nel 1945, la Provincia propone anche un concerto, questa sera alle 21, alla sala Troisi di Nonantola e la proiezione del film di Mimmo Calopresti “Dov’è Auschwitz?” venerdì 27 gennaio, alle 16 e alle 20,30, alla sala Truffaut di Modena.

Il film è un documentario che racconta il viaggio ad Auschwitz dello scors anno di alcuni studenti delle scuole romane, accompagnati dal sindaco Walter Veltroni e da un testimone diretto dello sterminio: l’ex internato ebreo Shlomo Venezia che nel campo di concentramento di occupava dei cadaveri che uscivano dalla camere a gas.