“Secondo i dati forniti dall’Arpa sulle emissioni delle polveri sottili, nel 2005 abbiamo registrato 100 sforamenti del limite consentito alla centralina di porta san Felice, 71 alla Fiera, 43 a Castenaso (zona residenziale), 52 a Imola. Nel 2004 in San Felice si registrarono 85 sforamenti, ma la soglia consentita era più alta: 55 microgrammi per metrocubo nel 2004, 50 nel 2005. Applicando il limite del 2005, più severo, ai dati del 2004, si rileverebbe un numero di sforamenti pari a 101”.


“Se la qualità dell’aria della nostra provincia non migliora – si legge in un comunicato della Provincia – nelle altre regioni del Nord Italia si registra invece un generale peggioramento: a Milano gli sforamenti sono saliti da circa 100 del 2004 a 150 del 2005, a Torino permangono oltre quota 200, e in città di media grandezza come Verona, Padova, Vicenza, secondo quanto riportato dall’ APAT (Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) nel suo II Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano presentato a Roma il 13-14 dicembre, le cose vanno ancora peggio.
Questi risultati, pur parziali, ci convincono dell’efficacia della strada intrapresa: limitazioni selettive alla circolazione dei veicoli più inquinanti insieme ad incentivi significativi messi a disposizione dalla Regione per il 2006 per la conversione a gas dei veicoli più vecchi e per l’installazione dei filtri antiparticolato sugli autobus diesel”.

“In questi mesi abbiamo svolto la Conferenza di Pianificazione sulla nostra proposta di Piano di Gestione della Qualità dell’Aria, di cui presto adotteremo il documento definito – prsegue la Provincia di Bologna: il confronto pubblico, in primis con le altre istituzioni, ha comprovato come il fattore tecnologico sia assolutamente determinante per l’inquinamento atmosferico. E visto che le emissioni dirette di polveri sottili provengono dai motori diesel, confermo la mia proposta per il futuro: limitare la circolazione dei diesel sprovvisti di filtro e, contemporaneamente, garantire l’esclusione dai blocchi alle auto nuove a benzina.
A quanti cambiano l’auto dobbiamo dare una prospettiva certa, superando la logica dell’emergenza, ed ottenendo dai comportamenti individuali un immediato beneficio per la qualità ambientale”.