Entro sabato prossimo la Procura di
Bologna decidera’ se proseguire o archiviare l’inchiesta sul disastro ferroviario di Crevalcore dove, il 7 gennaio 2005, morirono diciassette persone nello scontro tra il treno passeggeri Verona-Bologna ed un merci.

L’ipotesi piu’ probabile allo stato attuale sembra essere l’iscrizione nel registro degli indagati di almeno dieci persone, dirigenti di Rfi, la societa’ che si occupa della gestione della rete ferroviaria, con le accuse di omicidio colposo plurimo, disastro ferroviario colposo e lesioni plurime.

Intanto, la Procura ha affidato una nuova consulenza al professor Rizzo dell’universita’ di Siena che riguarda “le dinamiche di reazione dei macchinisti all’oltrepassamento di segnali a vie impedite”. Si vuole capire, cioe’, se l’errore umano – che stando alle perizie e’ alla base dell’incidente di Crevalcore perche’ il macchinista non avrebbe rispettato i segnali di fermata – puo’ essere in qualche modo evitato studiando le cause del suo ripetersi. Una delle soluzioni possibili potrebbe essere l’applicazione del sistema Scmt che provoca il blocco immediato del treno se il convoglio supera il segnale di fermata. Questo sistema era presente sul treno passeggeri Bologna-Verona ma non era applicato alla linea ferroviaria sulla quale e’ avvenuto lo scontro con il treno merci.