Manca ancora la identificazione ufficiale da parte dei familiari, che sono gia’ stati avvertiti, ma gli investigatori non hanno piu’ dubbi sull’identita’ del corpo travolto da un treno in una galleria in provincia della Spezia: si tratta del presidente dell’Ordine degli avvocati di Reggio Emilia, Giacomo Beccari, scomparso da casa alcuni giorni fa.

Secondo la ricostruzione eseguita dalla polizia, la posizione in cui e’ stato trovato il corpo, alle 10.30 di stamani, fa pensare che l’uomo si sia ucciso, facendosi travolgere da un treno dentro a una galleria.

Una valigetta con gli effetti personali di Beccari e’ stata ritrovata a pochi metri dal cadavere, lungo la linea ferroviaria La Spezia-Genova, nei pressi della stazione di Riomaggiore, alle Cinque Terre.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, che ha eseguito le indagini, l’avvocato avrebbe imboccato a piedi la galleria che inizia a pochi metri dalla stazione della localita’ turistica rivierasca e dopo avere percorso circa 200 metri si e’ fatto travolgere da un treno. Il macchinista del treno investitore non si sarebbe accorto di nulla.


Intorno alle 10.30 alla polizia e’ arrivata la segnalazione della presenza del corpo sui binari da parte dei macchinisti di un altro convoglio.
Il traffico e’ stato bloccato per quaranta minuti in entrambi i sensi di marcia e dopo una breve perlustrazione e’ stato trovato il corpo. Fino alle 16 i treni sono invece transitati su un binario solo per consentire il sopralluogo del magistrato di turno e della polizia giudiziaria.

Beccari, 59 anni, sposato, tre figli, e’ sparito lunedi’ scorso. Il pomeriggio del giorno seguente era stato atteso invano per una riunione del Consiglio dell’ Ordine che presiedeva da tre mandati. Un’ assenza del tutto inusuale, visto il suo impegno, che ha messo in allarme i colleghi e che ha reso di dominio pubblico la notizia dela sparizione. I familiari gia’ dalla mattina avevano presentato in Questura la denuncia di scomparsa. Lunedi’ sera infatti, senza nessun avvertimento, l’ avvocato civilista non era rientrato a casa. Era partito all’improvviso senza lasciare messaggi.


Dopo l’ apertura del fascicolo, in Questura erano state controllate senza esito le registrazioni degli alberghi e le riprese registrate dalle tv a circuito chiuso della stazione ferroviaria di Bologna. Qui infatti, secondo la ricostruzione, Beccari si era fatto portare da un taxi e qui era stato riconosciuto e salutato brevemente da una collega. ”Vado a Roma”, si era limitato a dire Beccari, che aveva con se’ solo una cartella di tipo professionale. Il passaporto lo aveva lasciato a casa e le ricerche valutavano anche la possibilita’ che l’ avvocato si trovasse in Francia, un Paese verso il quale aveva sempre avuto particolare interesse. In questi giorni a Reggio, dove Beccari era molto conosciuto, sono state formulate le piu’ diverse ipotesi sulla scomparsa. Qualcuno l’ha messa in relazione con una recente visita medica, altri con il possibile eccesso di stress provocato dal lavoro.