Ammontano a 21milioni e 700 mila euro i fondi che la Regione Emilia-Romagna ha assegnato per la messa in sicurezza del territorio mediante l’approvazione di tre Piani di interventi, predisposti dalla Protezione Civile regionale d’intesa con le Province, i Comuni interessati e i Servizi tecnici regionali. I provvedimenti regionali approvati con decreto del presidente della Regione Errani e dell’assessore regionale alla Protezione Civile Bruschini, interessano i territori di 43 Comuni in 7 Province, colpiti da gravi dissesti idrogeologici.


1 – Piano degli interventi straordinari e di messa in sicurezza (ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n. 3258/00) – Quarta fase. Il Piano, grazie ad una nuova tranche di finanziamenti ottenuti dal Governo per un totale di circa 14 milioni e 700 mila euro, autorizza la realizzazione di 78 nuovi interventi finalizzati a proseguire la messa in sicurezza di 40 Comuni delle Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Forlì-Cesena, colpiti nel novembre 2002 da gravi dissesti idrogeologici e forti erosioni costiere per eccezionali avversità atmosferiche.



2 – Piano degli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio delle Gole di Scascoli nel Comune di Loiano (Bo) – Secondo stralcio. Gli interventi approvati dal nuovo Piano, per un importo complessivo di circa 5 milioni e 840 mila euro, integrati con 1 milione e 945 mila euro del Ministero dell’Ambiente, serviranno a proseguire l’opera di messa in sicurezza delle Gole di Scascoli, che il 12 marzo 2005 furono colpite da una frana da crollo con conseguente parziale ostruzione della strada Provinciale Fondovalle Savena.



3 – Piano degli interventi straordinari e di messa in sicurezza del territorio dei Comuni di Cerignale e Ottone (Pc) – Terzo stralcio. Il Piano autorizza 13 nuovi interventi di messa in sicurezza nei territori dei Comuni di Cerignale e Ottone, che il 20 ottobre del 2001, a causa di forti alluvioni, subirono pesanti dissesti idrogeologici. I nuovi finanziamenti, ottenuti con l’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n. 3464/2005, ammontano a circa 1 milione e 200 mila euro.