E’ Manina Consiglio, napoletana, docente di filosofia in pensione, fondatrice di scuole, ambulatori e biblioteche in Madagascar, la vincitrice del terzo premio internazionale Guglielmo Zucconi, destinato a italiani che lavorano nei paesi piu’ poveri a favore delle nuove generazioni. Il riconoscimento biennale intitolato al giornalista e scrittore modenese – un assegno di 10 mila euro – consegnato oggi nella Sala del Consiglio del Municipio di Modena.


La cerimonia avviene alla presenza del giornalista Vittorio Zucconi, figlio di Guglielmo, del sindaco di Modena Giorgio Pighi e dei rappresentanti modenesi della giuria, composta da Giulio Anselmi, Alberto Bertoni, Enzo Biagi, Luca Cordero di Montezemolo, Maurizio Costanzo, Ferruccio De Bortoli, Antonio Di Bella, Daniela Hamaui, Andrea Landi, Arrigo Levi, Pierluigi Magnaschi, Antonio Mascolo, Mario Orfeo, Franco Cosimo Panini, Giovanni Pepi, Carlo Rossella, Tiziano Ruffilli ed Eugenio Tangerini.


Dopo essersi trasferita in Madagascar nel 1997 per ritirarsi a vita privata e dedicarsi all’hobby della pesca, Manina Consiglio ha deciso di impegnarsi per migliorare le condizioni di vita delle fasce piu’ povere della popolazione. Utilizzando il patrimonio personale e ottenendo alcune donazioni ha fondato decine di piccole scuole elementari e materne, un ambulatorio e una biblioteca a Nosy Be, la principale isola dell’arcipelago.


Per la terza volta il denaro del premio Zucconi viene destinato all’Africa: nel 2001 venne premiato padre Fabrizio Colombo, missionario in Ciad e fondatore di ‘Radio LotiKo’, mentre nel 2003 il premio venne assegnato a Paolo Marelli ed Elisa Facelli, impegnati nello Zambia contro la diffusione dell’Aids.


Le candidature per il premio – quest’anno sono state venti – provengono, attraverso il coordinamento dell’associazione Botteghe del mondo, da enti, associazioni e organizzazioni non governative, che segnalano casi significativi d’intervento nei paesi in via di sviluppo in settori come l’educazione, l’informazione, la comunicazione, la sanita’, l’economia, la cultura e la cittadinanza globale.