Pieno successo dello sciopero di oggi in Emilia Romagna, con adesioni mediamente tra l’80 e il 90% in tutti i settori, e buona riuscita delle manifestazioni nonostante il freddo gelido che ha colpito la regione.

Lavoratori e lavoratrici, pensionati, studenti, mondo del volontariato, sindaci e amministratori (a partire dal presidente della Regione Vasco Errani in corteo e sul palco a Bologna), rappresentati delle forze politiche, hanno sfilato fianco a fianco riempiendo le piazze di tutte le principali città della regione, eccezion fatta per Reggio Emilia che ha anticipato la giornata di lotta a martedì scorso.

Alle dieci manifestazioni di questa mattina hanno partecipato nell’insieme circa 100.000 persone: 30.000 nei due cortei di Bologna, oltre 15.000 nei due cortei di Modena, 15.000 a Parma, 1.500 a Piacenza, 10.000 a Ferrara, 10.000 a Ravenna, 2.500 a Rimini, 8.000 a Forlì, 4.000 a Cesena, 3.000 a Imola. Alla “conta” della mobilitazione regionale bisogna anche aggiungere i 20.000 manifestanti di Reggio Emilia, il 22 novembre.
In tutte le piazze i sindacati dei pensionati hanno raccolto migliaia di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione di un Fondo nazionale per la non-autosufficienza.

Cgil Cisl Uil – si legge in un comunicato – hanno dunque messo in campo un’iniziativa di lotta ampia e unificante, contro la finanziaria del governo, per il rilancio dell’economia, contro i tagli alle risorse delle autonomie locali, per la difesa dello stato sociale. Un’iniziativa che prosegue con il ravvicinato appuntamento dello sciopero dei metalmeccanici con manifestazione a Roma il 2 dicembre.