L’assemblea congressuale del sindacato provinciale NIdiL/Cgil, che si è tenuta ieri, giovedì 24 novembre, ha confermato Valentina Montorsi, 47 anni, segretario generale della categoria che rappresenta i disoccupati e i lavoratori cosiddetti non standard.

Montorsi si è detta soddisfatta per il dibattito stimolante e propositivo dell’assemblea, conclusa dal segretario generale nazionale Emilio Viafora.
La segretaria ha affermato di voler continuare nell’azione di rivendicazione e tutela che ha contraddistinto NidiL in questi anni nei confronti dei lavoratori atipici (a Modena 52.650 lavoratori
parasubordinati e 14.346 interinali).

Fra i temi più urgenti, la concertazione sulle prestazioni di welfare con le istituzioni territoriali per la definizione di nuove modalità di accesso a servizi, credito, formazione, che includano anche i lavoratori atipici.
L’impegno del sindacato è inoltre verso il rilancio della contrattazione sui luoghi di lavoro nella direzione della stabilizzazione dei lavoratori precari e dell’estensione, per via negoziale, dei diritti/tutele oggi mancanti (malattia, ferie, premio di produttività, ecc…).

Nell’interesse dei lavoratori e per la loro miglior tutela, NIdiL ribadisce che la contrattazione deve essere svolta congiuntamente con le categorie di
appartenenza per riunificate attraverso un uguale corredo di diritti tutto il mondo del lavoro, evitando così il diffondersi di situazioni di dumping sociale che minino la solidarietà tra lavoratori, che hanno diversi vincoli e tutele, ma lavorano ogni giorno fianco a fianco.
Per questo, Montorsi auspica che si raggiunga l’obiettivo dell’approvazione
della proposta di legge di iniziativa popolare presentata nel 2004 dalla Cgil nazionale (con la raccolta di 5 milioni di firme) per il riconoscimento del “lavoro economicamente dipendente”.
Il concetto di lavoro economicamente dipendente comporta il riconoscimento a tutti i lavoratori di un uguale corredo di diritti e tutele al di là delle tipologie contrattuali loro applicate.