Fece conoscere agli italiani i grandi poeti stranieri come Eliot, Pound, Neruda, Prévert e Lorca, ma rivelò al grande pubblico anche gli italiani Mario Luzi, Alfonso Gatto, Alessandro Parronchi e Gaetano Arcangeli. Il modenese Ugo Guandalini, detto Guanda, fu intellettuale ‘scomodo’ e scrittore, professore universitario ed editore, amico di Antonio Delfini e del poeta Attilio Bertolucci, ma anche di Carlo Bo, Pasolini, Ungaretti, Macrì e Quasimodo.

A cento anni dalla nascita, avvenuta nel 1905, Modena lo ricorda con una serie di iniziative, coordinate dall’assessorato alla Cultura del Comune, che rappresentano l’anteprima del più vasto programma dal titolo “Ugo Guanda e la cultura modenese”, in calendario nell’autunno del 2006 con un convegno nazionale e alcune mostre (il Comitato scientifico è presieduto dal professor Emilio Mattioli).

Mercoledì 23 novembre alle 21, nel teatro della Fondazione san Carlo, Alberto Bertoni e Carlo Alberto Sitta leggeranno “Adamo: libro per gli uomini di buona volontà”, scritto e pubblicato da Guanda nel 1933. Si tratta di un romanzo a tesi, con considerazioni di natura morale ed estetica abbastanza controcorrente, inserite in una cornice narrativa che contiene diversi spunti autobiografici. Emergono con lucida insofferenza la Modena di quegli anni e il clima soffocante del regime fascista.
Il volume è in assoluto il primo della casa editrice Guanda, destinata in seguito a crescere a grandi livelli di notorietà e a segnalarsi per l’alta qualità culturale in numerosi campi, dalla poesia alla narrativa, dalla filosofia alla traduzione. Nell’ultimo capitolo, a chiusura del romanzo, l’io narrante pronuncia una sentenza che si rivelerà profetica: “In un modo o nell’altro voi sentirete ancora parlare di me”.

Di Guanda si parlerà anche nella serata in programma mercoledì 30 novembre alle 21 sempre nel teatro della Fondazione san Carlo, quando Jonathan Sisco e Carlo Alberto Sitta leggeranno il romanzo di Guandalini “Il Signor S.T.”, pubblicato nel 1934.

Un omaggio al grande modenese sarà reso anche dal Caffè dell’orologio di piazzetta delle Ova, che dal 10 dicembre al 12 gennaio esporrà libri, lettere e documenti. Ideata da Luca Bonacini e curata da Stefano Bulgarelli, l’esposizione propone fotografie e rari documenti originali e riprodotti, libri e manifesti provenienti dalla Biblioteca Estense Universitaria di Modena e da collezioni private.