Giunge quest’anno alla 6° edizione il Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza che Eurispes e Telefono Azzurro hanno presentato a Roma. 1.200 pagine di testo, dense di contenuti e arricchite da dati e tabelle che, attraverso un’analisi fitta e serrata, fotografano il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.


All’interno del 6° Rapporto, due le grandi indagini svolte sul campo. La prima, condotta sull’infanzia, ha tracciato l’Identikit del bambino attraverso un questionario somministrato a ragazzi di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, frequentanti la terza, quarta e quinta classe delle elementari e la prima classe della scuola media.
La seconda è stata diretta alla costruzione dell’Identikit dell’adolescente, attraverso un questionario somministrato a ragazzi appartenenti alla fascia di età 12-19 anni, frequentanti la seconda e la terza media o una delle cinque classi degli istituti superiori.
Una grande operazione svolta all’interno del mondo scolastico che attraverso la rilevazione sul campo ha riguardato e interessato 52 scuole di ogni ordine e grado. I questionari analizzati sono stati 2.044 per quanto riguarda l’infanzia e 2.470 per l’adolescenza.

“Global boys: sono i giovani ad identità globale – dichiara il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara. La crescita esponenziale delle possibilità di ampliare la propria rete relazionale e amicale (soprattutto grazie ai nuovi apparati tecnologici e ai nuovi media) e, allo stesso tempo, di conoscere altre realtà geografiche e fisiche diverse da quelle di origine caratterizzano sempre più le nuove generazioni. Il processo di integrazione europea, la diffusione di programmi di scambio culturale e scolastico, la maggiore propensione alla mobilità, l’abbattimento delle tariffe aeree, hanno portato ad un sensibile incremento degli spostamenti nazionali ed extranazionali da parte delle giovani generazioni.
Lo dimostra il fatto che quasi il 73% degli adolescenti tra i 12 e i 19 anni hanno avuto occasione di effettuare viaggi all’estero. I ragazzi inoltre viaggiano durante tutto l’arco dell’anno e non solo in occasione delle vacanze estive, pasquali o natalizie, ma anche per settimane bianche (19%) o in periodi che non necessariamente coincidono con una particolare ricorrenza (32,6%).
Una generazione che cambia dunque, all’interno della quale i giovani sono “nuovi esploratori” che muovono i propri passi in un mondo ormai globalizzato. Il Rapporto di quest’anno – conclude Fara –offre un percorso di lettura delle opportunità, ma anche dei rischi, ad esse connessi, a cui i giovani sono sempre più esposti”.

Dal rapporto emerge come per molti bambini nel nostro paese sia svanita l’idea romantica dei genitori che raccontano loro le fiabe. Per un quarto di loro, si tratta di un’esperienza familiare mai fatta e per quasi il 40% solo qualche volta. Il 30,9% dice, invece, che i genitori raccontano loro le favole spesso o qualche volta. Tra i compagni di tempo libero preferiti il computer, Internet e il wrestling, che è apprezzato dal 49,6%. Per quanto riguarda il bullismo, il 78,9% dei bambini afferma di utilizzare strategie attive. Il 42,3% dei bambini fra 7 e 11 anni dichiara di subire brutti scherzi, il 39,6% di subire provocazioni ripetute e il 33,6% offese immotivate e ripetute. La scuola (32,3%) e la strada (27,3%) sono i luoghi privilegiati per le espressioni bullesche.