Sabato 19 e domenica 20 novembre, tutto il giorno in piazza Garibaldi, l’Avap di Sassuolo allestirà uno stand in cui sarà possibile informarsi sulle condizioni di vita nel campo profughi di Tasovcici ed acquistare le “babbucce” di lana realizzate da chi vi vive. Il ricavato sarà interamente devoluto a loro.

Nei giorni scorsi, infatti, il Sindaco Graziano Pattuzzi e l’Assessore Carla Ghirardini si sono recati nei pressi di Medugorje per prendere parte a “Progetto Eleonora, il sorriso della speranza”. Si tratta di un progetto, prettamente sassolese, volto a dare aiuti al campo profughi Tasovcici, in Bosnia Erzegovina; più precisamente nella provincia di Mostar a Capljina Tasovcici. Si tratta di un campo profughi che esiste dal 1993, come conseguenza del conflitto bellico tra bosniaci, serbi e croati.

Dall’inizio fino ad ora, il campo ha accolto circa 6 – 7000 profughi, nella maggior parte di etnia croata, provenienti dalle zone di guerra di tutta la Bosnia. Dopo dodici anni rimangono in quel campo solo quei nuclei familiari che non hanno né casa né parenti presso cui rientrare, né la capacità lavorativa per poter sperare in un futuro migliore. E’ evidente la necessità di un aiuto esterno.
La situazione sanitaria complessiva di questi profughi presenta un quadro a tinte piuttosto scure: ci sono malattie importanti dal punto di vista fisico con alcuni bambini che necessitano di interventi chirurgici; soprattutto è diffuso un forte disagio psicologico (in Bosnia le cure sanitarie, quando sono possibili, sono nella quasi totalità a pagamento).

Nel campo profughi rimangono circa 120 famiglie per un totale di 400 persone tra le quali circa 104 bambini di età compresa tra 0 e 17 anni. Gli aiuti che riescono ad arrivare (alimentari, vestiti) arrivano grazie ad alcune organizzazioni umanitarie italiane e tedesche oppure direttamente dai pellegrini che ogni giorno visitano Medugorje.
Aiuti che, però, sono decisamente insufficienti ad alleviare le sofferenze vissute in prima persona dai giovani che, giorno dopo giorno, perdono la speranza in un futuro migliore e vedono la loro vitalità trasformarsi in rabbia, a causa della consapevolezza dell’impossibilità di uscire da quel campo.

Per questo anche un piccolo aiuto può rivelarsi di fondamentale importanza.
Sabato 19 e domenica 20 novembre, tutto il giorno in p.zza Garibaldi, uno stand dell’Avap mostrerà fotografie e darà informazioni riguardo le condizioni delle persone di quel campo. Acquistare una babbuccia di lana, realizzata proprio da loro, può essere un piccolo gesto ma di fondamentale importanza.