Ottima l’affluenza di pubblico a 7.8.Novecento, il Gran Mercato dell’Antico che raggiunge quest’anno la XV edizione. 20.000 mq di esposizione e oltre 400 espositori dall’Italia e dall’estero collocano la manifestazione modenese tra gli appuntamenti più importanti del calendario antiquario in Italia. Vasta e variegata la proposta degli espositori, dalla più remota antichità al modernariato, dal pezzo da museo alla curiosità per il collezionista.

7.8.Novecento ha fatto della selezione di pezzi eterogenei, per antichità, stile e valore, il suo tratto distintivo, offrendo l’opportunità al pubblico di avvicinare l’antiquariato in maniera creativa, di assecondare il proprio gusto con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Dai campioni della tradizione emiliana agli arredi per l’esterno, dagli accessori vintage al modernariato d’autore, 7.8.Novecento è un immenso scrigno di tesori, tutti da scoprire. Tra gli stand della XV edizione, sono tantissime le curiosità e le scoperte possibili, come la banderuola segnavento in ferro con teschio e ossa. La banderuola della seconda metà dell’800 e provienente dall’Emilia, apparteneva alla Confraternita della Buona Morte, un ordine paraospedaliero nato con i Templari. In esposizione anche una bellissima slitta a due posti. Proveniente dalle Alpi Svizzere, in legno e ferro battuto, trainata da cavalli, era un lussuoso mezzo di trasporto per le signore dell’alta società, durante i lunghi inverni innevati.



La manifestazione, organizzata da studio Lobo in collaborazione con Ascom ConfCommercio e con il Sindacato Antiquari di Modena, con le iniziative collaterali si candida a occasione d’incontro e luogo privilegiato per lo scambio culturale. “Scritti di luce”, la mostra di immagini della collezione albanese Marubi, conferma il ruolo che le rassegne di arte antica possono svolgere nella promozione culturale e nell’istituzione di rapporti che aprono importanti prospettive di collaborazione. Inaugurata alla presenza delle autorità locali, la mostra ha offerto l’opportunità alla Fototeca albanese di divulgare lo straordinario patrimonio fotografico, in gran parte ancora inedito, e di confrontare la propria esperienza professionale e scientifica con istituzioni analoghe. Paolo Battaglia, direttore delle Raccolte Fotografiche Modenesi Giuseppe Panini, sottolinea l’importanza di occasioni come quella di 7.8.Novecento che permettono al pubblico di riscoprire un patrimonio di altissimo valore e agli studiosi e ai conservatori di istituire rapporti di collaborazione, in cui l’esperienza scientifica delle Raccolte Modenesi può svolgere una funzione significativa.



7.8.Novecento si conclude domenica 13 novembre (ore 10-20). Ultime ore dunque per investire in arte antica e per visitare la singolare esposizione di vasi da notte d’epoca. 109 pezzi, in ceramica, metallo, vetro, plastica e persino papier maché! Dalla fine dell’800 all’ultima collezione di vasi per il bebé in plastica, gentilmente concessi dalla Chicco, la collezione di Silvio Belekda incuriosisce e diverte. Oltre al valore antiquariale dei pezzi –alcuni molto rari e preziosi per forma e decorazione-, è l’oggetto stesso, la sua particolare funzione a provocare divertiti sorrisi tra i visitatori. Ed è già pitalemania. Lo dicono gli esperti che da giovedì e fino a domenica sera, al padiglione C offrono consulenze gratuite al pubblico di 7.8.Novecento, valutando pezzi e fotografie. Sono decine i visitatori che hanno richiesto l’expertise del vaso della nonna. Tra questi, una simpatica signora ha sottoposto all’attenzione degli esperti un pezzo interessante: un pitale dalla forma allungata –quella tradizionalmente riservata ai modelli femminili-, in metallo. Ancora conservato nella custodia originale, il vaso apparteneva certamente al set da viaggio di una signora per bene.