Sarà più grande, più tecnologica e più accogliente. Avrà nuovi spazi per gli adolescenti, un’area ragazzi più che raddoppiata, servizi di consulenza nelle sale, un magazzino completamente automatizzato, libri collocati in modo più semplice (meno numeri e più parole). E presterà anche cd musicali, finora solo in consultazione, e film su Dvd e Vhs, che prima non c’erano.

La nuova Delfini, “stazione centrale” di un sistema bibliotecario che conta 18 biblioteche comunali e convenzionate, riapre le porte al pubblico il 7 dicembre dopo un lungo periodo di chiusure parziali e totali dettate dai lavori di restauro e ampliamento condotti dallo Studio Cuppini e associati con finanziamenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e del Comune. Hanno inoltre contribuito il progetto europeo Mediateca centro-nord, i piani bibliotecari gestiti dal Centro di documentazione provinciale e la famiglia di Umberto Grossi in sua memoria. “Con il ripensamento complessivo della segnaletica, la distinzione fra spazi per la lettura libera e lo studio, le postazioni di consulenza ben distribuite nelle principali sale, vogliamo far sì che chi entra alla Delfini non si senta mai disorientato o fuori posto”, spiega Meris Bellei, direttrice delle biblioteche comunali. Le postazioni per consultare il catalogo in linea si moltiplicano e si distribuiscono su tutta la superficie della biblioteca. Dalle postazioni dedicate, ma anche da casa, i lettori possono prenotare documenti, aggiornarsi sulla situazione dei prestiti, creare bibliografie, suggerire acquisti. Da una stazione specifica, possono inoltre registrare autonomamente i libri da portare a casa riducendo il tempo trascorso in fila agli sportelli del prestito. Aumentano considerevolmente anche le postazioni per la navigazione libera in Internet: otto personal computer in una saletta del primo piano, altri tre nella zona Holden. L’accesso a Internet non richiede prenotazione e, come in Piazza Grande, è a pagamento. La biblioteca si dota inoltre di una saletta, attrezzata per corsi Internet o per navigazioni guidate. Ausili informatici speciali (tastiere, mouse, monitor) sono a disposizione dei lettori con limitazioni visive o motorie.

“La Delfini – osserva l’assessore comunale alla Cultura Mario Lugli – è un luogo della cultura, della socialità e dell’incontro. C’è chi studia e chi cerca un romanzo, chi ascolta musica e chi vuole un buon film; chi scorre i quotidiani e chi i libri d’occasione in bancarella; chi curiosa tra le novità e chi consulta vecchi volumi; chi ancora non cammina ma già comincia a leggere, chi parla un’altra lingua e vuole ritrovarla in biblioteca”.

Da quarant’anni le biblioteche modenesi sono anche luoghi di promozione della lettura e, in particolare, negli ultimi anni le parole chiave sono state divulgazione scientifica, narrazione, intercultura, iniziative per ragazzi. Le proposte più apprezzate dai modenesi sono state “Scienza da leggere” (rassegna sull’editoria scientifica), il “Salotto di lettura” (grandi autori contemporanei raccontati al pubblico di terza età), “Parabole” (laboratorio domenicale di autobiografie e storie di vita in collaborazione con Ert). A questi filoni, premiati da un pubblico affezionato, la Delfini rinnovata dedica una puntata speciale nelle giornate inaugurali, a cui tutte le biblioteche partecipano con aperture straordinarie.