Una rassegna di poesia sì, ma di una poesia particolare, non pacificatoria, consolatoria, ma urticante, allertante. Una poesia che nel mentre svolge la sua funzione liberatoria, è anche, stando al suono della parola nel titolo, in-festa, appunto, come molesta, perché scomoda in quanto mira a scompaginare il già dato, spinge, alla riflessione, all’azione. A visioni del mondo altre, più rispettose dell’altro. Più sane. E delle quali si sente sempre più bisogno in questo tempo convulso, troppo spesso inconsulto“.

Questo lo spirito, secondo Nadia Cavalera che ne è l’animatrice (con l’Associazione Le avanguardie e la rivista Bollettario) de La poesia in festa, la manifestazione, alla sua seconda edizione, che si terrà a Modena, al Palazzo dei Musei (ex-Oratorio), via Vittorio Veneto 5, l’11 novembre 2005, a partire dalle 20,30


Patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia e dal Comune di Modena e con lo sponsor della CNH.
La poesia in festa lo scorso anno ha preso l’avvio con Edoardo Sanguineti, voce limpida e inequivocabile dell’antagonismo, quale opposizione culturale e politica nel panorama poetico attuale, e continua quest’anno con altre autorevoli voci.
Mario Lunetta, Vito Riviello, Cesare Ruffato, Sandro Sproccati e Ciro Vitello, autori ampiamente noti a livello nazionale, saranno gli ospiti della serata, che con la loro poesia dagli accenti inequivocabili, tra il realistico e l’ironico, il sarcastico e l’etico, faranno anche da testimonials ad un premio alla sua prima edizione: il Premio Alessamdro Tassoni (poesia, narrativa, saggistica) .


Un Premio che, per contiguità, diremmo, linguistico-espressive, ma anche antagonistiche“- sostiene Nadia Cavalera, che ne è fondatrice – “non poteva che essere intitolato ad Alessandro Tassoni, il più grande autore anti-lirico (non ha niente da invidiare all’Ariosto, per una serie di motivi che si potranno col tempo chiarire) che, a tutt’oggi l’Emilia Romagna vanti (è nato e morto a Modena, 1565-1635), ma anche il poeta al tempo più innovativo, sperimentale (ha fondato il poema eroi-comico), più polemico nei confronti delle autorità (si ricordino le sue considerazioni contro le rime del Petrarca, la sua difesa dei moderni contro gli antichi), più libertario (è il caso delle Filippiche). Tanto da essere inviso alle autorità quale elemento pericoloso per l’ordine pubblico ed essere definito da un funzionario estense, in una lettera al duca, “mala erba nata da malissimo seme”. Una “mala erba” che per la Poesia in-festa risulta benefica, salutare, da ricordare e rinnovare, degna dell’omaggio di un premio“.


Sono componenti della giuria: Gianni Cascone , Nadia Cavalera (presidente), Maria Lenti, Francesco Muzzioli. Saranno presenti, nel ruolo di presidenti onorari: Giorgio Barberi Squarotti (padre dei letterati italiani) e Lea Vergine, impareggiabile critico d’arte cui si deve tra l’altro il disvelamento dell’ avanguardia artistica femminile col famoso testo L’altra metà dell’avanguardia (edito nel 1980 e ristampato nel 2005).


Ogni anno, in base al bando, saranno quattro i premiati: un’autrice ed un autore (indifferentemente per poesia, narrativa o saggistica) e, per incentivare la ricerca, due neo-laureati (una studentessa ed uno studente) che abbiano svolto una tesi sul Tassoni in relazione ad autori contemporanei.


Il nome dei vincitori di quest’anno saranno resi pubblici durante la cerimonia di assegnazione, che prevede la presenza di Mario Lugli, vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Modena.