“I ragazzi ritornano a casa”: con questa, frase pronunciata con il suo ben noto piglio perentorio venato però di commozione, Laura Betti annunciò, alla fine del 2003 il trasferimento da Roma a Bologna del Fondo Pier Paolo Pasolini. E a 30 anni dalla morte del poeta, scrittore e regista, Bologna dedica un omaggio al ‘ragazzo’ Pasolini, nato nel capoluogo emiliano nel 1922, e alla ‘ragazza’ Laura Betti, nata nel ’27 appena fuori citta’, l’artefice di questo ritorno ‘a casa’ e lei stessa grande artista.


“In cerca di Pasolini. 1975-2005, a trent’anni dalla morte”, si intitola la serie di iniziative promosse dalla Cineteca del Comune di Bologna, che custodisce il Fondo, grazie al quale è stato costituito il Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini, e conserva i documenti privati e gli effetti personali di Laura Betti donati dal fratello.



La manifestazione – che sarà inaugurata il 2 novembre, giorno della morte di Pasolini – comprende due mostre, incontri, proiezioni e uno spettacolo con Giovanni Marini. La Cineteca l’ha organizzata, con il contributo della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con il Dams, il Festival Angelica, il Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini, e l’Associazione Fondo Pasolini, che ha sede a Bologna e che deciso di allargare il proprio consiglio di amministrazione ai Comuni di Bologna, Roma e Casarsa per riunire i tre luoghi eminentemente pasoliniani: “Pasolini aveva una forte capacità di leggere la società che gli stava intorno e ancora oggi le sue parole sono di grandissima attualità – ha detto Cofferati – ma bisogna cercare di utilizzare quello che ha fatto e ha scritto evitando forzature e letture strumentali piegate all’oggi”.



In occasione della ricorrenza, nel cortile della Manifattura delle Arti dove si affacciano la Cineteca e il Dams verrà scoperta una targa in onore di Pier Paolo Pasolini e Laura Betti alla presenza del sindaco Sergio Cofferati, che ha presentato la manifestazione insieme all’assessore alla Cultura Angelo Guglielmi, al presidente e al direttore della Cineteca Giuseppe Baertolucci e Gianluca Farinelli. La giornata proseguirà con l’inaugurazione delle mostre “Laura Betti. Illuminata di nero”, allestita nello spazio del Dipartimento di Musica e Spettacolo, e “Una strategia del linciaggio e delle mistificazioni. L’immagine di Pasolini nelle deformazioni mediatiche” nella sala espositiva della Cineteca, che raccoglie le riproduzioni degli articoli dei giornali con gli attacchi all’artista. Sempre il 2 novembre, la manifestazione offrirà una piccola rarità, la ricostruzione audiovisiva del dibattito televisivo con Pasolini andato in onda il 19 ottobre 1974 nella trasmissione “Controcampo” che era scomparso dagli archivi della Rai e ora ritrovato.



A conclusione della giornata inaugurale, la prima assoluta di “Le ceneri di Gramsci”, il testo di Pasolini musicato da Giovanna Marini, un oratorio a più voci dal canto di tradizione al madrigale d’autore interpretato dal coro Arcanto. Le iniziative proseguiranno per tutto il mese con le retrospettive cinematografiche di Pasolini e Laura Betti nelle sale della Cineteca e diversi appuntamenti, che comprendono tra l’altro “Diario al registratore. La voce di Pasolini sul set di Mamma Roma” (22 novembre) e la proiezione (29 novembre) di “Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno”, realizzato nel 2001 dalla Betti, che sarà introdotta dal regista Mimmo Calopresti.