“La Regione Emilia-Romagna discrimina, da anni, alcuni medici dell’ASL” – afferma Fabio Filippi, Consigliere regionale di Forza Italia attraverso un risoluzione presentata al Presidente del Consiglio regionale dott.essa Monica Donini.

“E’ il secondo documento che presento alla Giunta regionale, già alla fine di maggio avevo sollevato la questione, ma ad oggi nulla è stato fatto, la risposta dell’Assessorato alla Sanità è stata come al solito evasiva ed insufficiente. Come prevedevo la volpe Bissoni cerca di far ricadere sullo Stato le colpe di queste disparità ed inefficienze dovuta alla politica regionale.”

L’Assessore alla Sanità Giovanni Bissoni ha dichiarato che non è stato possibile assimilare le tariffe dell’ASL a quelle dell’INPS perché non è stato raggiunto un accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni- Province Autonome, ma la sanità dopo gli interventi dell’ex ministro diessino Bassanini è a tutti gli effetti competenza delle Regioni.

“Non è molto democratico – rimarca l’azzurro – che esista una disparità di trattamento così netta tra i medici dell’ASL sotto la giurisdizione regionale rispetto ai colleghi dell’INPS gestiti invece a livello nazionale. E’ stato calcolato che i medici dell’ASL percepiscono per ogni visita domiciliare di controllo un compenso pari a 17.50 Euro mentre i colleghi dell’INPS, per lo stesso servizio, ricevono un compenso maggiorato di 8 Euro (25.50 Euro a visita). Non si capisce come possano esserci discriminazioni di questo tipo quando i bilanci regionali ci dicono invece che la stragrande maggioranza delle risorse dei cittadini emiliano romagnoli finiscono proprio per le spese relative al servizio sanitario regionale.”