“Purtroppo dobbiamo registrare la solita abitudine, tutta italiana, con soluzioni ai problemi molto spesso irrazionali, incomplete e poco incisive”. E’ quanto che si legge in una nota dell’Anva-Confesercenti a proposito dei provvedimenti antismog della Regione Emilia Romagna.

“Le misure antismog – prosegue la nota – predisposte dagli enti locali seguono perfettamente questa filosofia e, ancora una volta, senza pensare (o forse si!) ai danni che vanno a creare si apprestano ad introdurre norme che, di fatto, vanno ad impattare sul mondo del commercio.
Non bastava la contrazione dei consumi, l’incapacità governativa di rilanciare l’economia, l’espansione smisurata della grande distribuzione: era necessario perpetrare una norma sempre da noi osteggiata che metta ulteriormente in difficoltà il commercio, compreso quello su area pubblica.
E’ indubbio che dai blocchi del traffico i mercati avranno solo ritorni negativi.
Da un lato, la scarsa propensione e l’impedimento dei consumatori a spostarsi, in quei giorni e quindi a raggiungere il mercato. Dall’altra, una generale limitazione alla mobilità ingesserà le attività sociali senza scalfire il problema alla radice.
Per tale motivo auspichiamo che i provvedimenti, a partire da quello regionale, introducano la deroga per le attività di commercio su area pubblica, per dare la possibilità agli operatori di entrare e uscire liberamente dalle aree mercatali.
Proporremo anche ai comuni sede di mercato, di introdurre delle linee di mezzi pubblici dedicate, da e per i mercati, con parcheggi di interscambio per dare la possibilità alla clientela di usufruire del servizio svolto dal commercio su area pubblica e per diminuire il carico inquinante”.

L’Anva-Confesercenti Emilia Romagna ritiene che solo con un approccio graduale e adottando provvedimenti strutturali si potrà risolvere in maniera concreta il problema della qualità ambientale e dell’aria sul territorio regionale, salvaguardando sia la qualità della vita dei cittadini che l’operatività delle imprese.