Monitorare in tempo reale i flussi di traffico, per avere una base esatta di dati grazie a cui orientare gli interventi su strade e viabilità. E’ il sistema regionale Mts (Monitoraggio del traffico stradale), una rete di 171 postazioni di rilevamento su strade regionali e provinciali, e altre 60 su quelle dell’Anas.


La Regione Emilia-Romagna e le Province della regione hanno firmato il protocollo che prevede un esborso complessivo di 3.575.000 euro, di cui
2.377.000 dalla Regione e 1.198.000 a carico degli enti provinciali. Manca ancora invece la firma dell’Anas. L’ente, ha spiegato l’assessore ai
Trasporti Alfredo Peri, ha dato da un anno il suo via libera informale al progetto. Ma mancano ancora i 425.000 euro che (a fronte di un impegno di
729.000 da parte della Regione) serviranno a installare le 60 centraline di rilevamento sulla strade di competenza dell’Anas.

Le postazioni di rilevamento saranno ‘annegate’ nell’asfalto sulle principali arterie, e rileveranno la massa metallica in transito, che poi sarà convertita in unità di misura da un software. I dati sui transiti
confluiranno poi in un centro regionale di monitoraggio a Bologna.
Questo sistema è stato preferito ad uno basato su una rete di telecamere perchè offre maggiori garanzie di efficienza (non è sensibile a fenomeni atmosferici come la nebbia), ha minori costi di manutenzione e, non essendo esposto ad atti di vandalismo, avrà maggiore durata nel tempo.
La rete
quindi non rileverà nè targhe, e tantomeno immagini degli automobilisti in transito.

In futuro, una volta installata la rete, il sistema potrà essere implementato con centraline di rilevamento dell’inquinamento atmosferico,
per poter così mettere in più chiara relazione l’evoluzione del fenomeno smog con l’andamento dei flussi di traffico. Ma soprattutto, servirà ad
avere in minore tempo i dati su viabilità e incidentalità, necessari per orientare eventuali interventi.
Prima di realizzare la rete regionale, sono stati avviati due progetti pilota a Ravenna (14 postazioni, per 867.000 euro) e a Ferrara (18 postazioni, 887.000 euro).

Ora verranno preparate le
procedure di gara, entro l’inizio del 2006 partirà il bando e in un anno e mezzo la rete sarà pronta.
Sul progetto però gravano due incertezze. Da un lato la mancata firma dell’Anas del protocollo che potrebbe costringere la Regione, ha spiegato
Peri, a bandire due gare distinte: una per realizzare le 171 postazioni co-finanziate da Regione e Province e un secondo per le 60 di Anas e Regione. Inoltre, ha sottolineato Peri, il progetto è stato approvato nell’ambito del fondo nazionale per la sicurezza stradale, i cui fondi, già assegnati, sono stati però bloccati. ”Lavoriamo in un quadro
nazionale di incertezza – ha sottolineato Peri – ma noi comunque andiamo avanti come se ci fossero”.